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Aula di Lingue

L’italiano quarta lingua studiata nel mondo?

Prof. Anna
Lettura

Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, vi siete mai chiesti quante persone nel mondo studiano l’italiano e i motivi per cui lo si studia? Scopriamolo insieme leggendo l’articolo che segue.

L’immagine che accompagna l’articolo è la mappa dell’italofonia nel mondo, in cui sono evidenziati  i Paesi che hanno l’italiano come lingua madre o come seconda lingua.

Buona lettura

Prof. Anna

La notizia risale ormai a qualche anno fa, tuttavia l’analisi è interessante, non tanto per il dato in sé, ma perché si ricercano i motivi per i quali lo studio dell’italiano interessa tante persone al di fuori dell’Italia.

Leggiamolo insieme.

Un paio di settimane fa, la stampa italiana dava, con un certo stupore, la notizia che l’italiano è la quarta lingua studiata nel mondo dopo inglese, spagnolo e cinese, non riuscendo a spiegarsene il perché.

Le prime tre sono abbastanza logiche: l’inglese è la lingua di un miliardo e mezzo di persone (mettendo nel conto anche gli indiani) ed è la principale (ma non l’unica) lingua franca del Mondo. Lo spagnolo è la lingua di mezzo miliardo di parlanti ed è in rapida espansione negli Usa; quanto al cinese, non solo è la prima lingua di un miliardo e mezzo di parlanti, ma è la lingua del principale paese emergente (forse è meglio dire ”Emerso”) e seconda potenza mondiale. Sin qui tutto spiegabile.

Invece, inspiegabile è che sia quarta l’Italiano, lingua di poco più di sessanta milioni di parlanti (forse settanta se ci mettiamo dentro eritrei, albanesi, somali che lo conoscono e un po’ di italiani all’estero), di un paese relativamente piccolo ed in decisa decadenza, ignorato dalle grandi potenze e ridicolizzato dai suoi piccoli politici passati e presenti.

Precede lingue come il francese, il tedesco, il russo, il portoghese, il giapponese, come si spiega? Il guaio è che i giornalisti italiani sono molto ignoranti e, quel che è peggio, non fanno nessuna ricerca prima di scrivere.

Allora vediamo qualcosa che può spiegare questo strano fenomeno. Prima di tutto, si dimentica che l’italiano è la lingua franca di uno dei principali soggetti geopolitici mondiali: la Chiesa Cattolica. La lingua ufficiale della Chiesa, come si sa, è il latino, ma quella in uso fra i prelati (e spesso anche i semplici preti) di nazioni diverse è soprattutto l’Italiano che è parlato correntemente in Vaticano ed usata prevalentemente dal Papa, vescovo di Roma, anche se non si tratta più di un italiano da quasi quaranta anni. Ed anche in ordini religiosi come i salesiani o i gesuiti, la lingua corrente è l’italiano.

Poi c’è da considerare che l’Italia è uno dei paesi che ha avuto una cospicua emigrazione nell’ultimo secolo: circa 40 milioni di persone sparse soprattutto in Argentina, Usa, Canada, Australia, Germania, Francia e Belgio e non pochi figli e nipoti si sono mantenuti bilingui. Fra l’altro (la cosa non ci inorgoglisce ma deve essere registrata su un piano avalutativo) l’Italiano è spesso usato fra gli uomini di Cosa Nostra o fra gli ‘ndranghetisti sparsi per il mondo ea altre organizzazioni criminali come i colombiani. E anche questo è un fenomeno sociale.

C’è poi l’importanza dell’Italiano sul piano culturale ed anche qui si sono dimenticate troppe cose. In primo luogo si dimentica che l’italiano è la lingua principale del melodramma e nel mondo ci sono tanti melomani che apprezzano molto la nostra musica lirica, basti pensare al successo mondiale avuto da Pavarotti dagli anni ottanta in poi.

Poi la letteratura italiana è sicuramente una delle primissime a livello mondiale; non mi interessa stabilire se sia la prima in assoluto (anche se non mi stupirebbe affatto constatarlo), mi basta sottolineare come essa abbia uno sviluppo continuo nel tempo da XIII secolo in poi, con capolavori di livello mondiale, in tutti i secoli. Quello che non mi pare si possa dire allo stesso livello delle letterature di Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Russia che presentano maggiore discontinuità.

Chi voglia avere una idea del “peso” della letteratura italiana, può consultare la monumentale collana di testi della Ricciardi, ma ripeto che non ha senso stare a stabilire se si tratti della prima in assoluto, basti considerare che certamente è fra le primissime. E non sorprende che ci siano autori italiani (da Petrarca a Gramsci o Leopardi) più amati e letti all’estero che in Italia. Ma qui c’è il ruolo della scuola, il cui principale scopo è far odiare agli studenti tutto quello che fa loro studiare.

Del peso dell’arte italiana, in particolare del Rinascimento, ma non solo, non è il caso di dire e questo spiega (altra cosa non sufficientemente considerata) che l’Italia sia una delle principali mete turistiche nel Mondo.

E, infine (anche la cultura “materiale”, ha il suo peso) tanto la gastronomia quanto la moda nel Mondo parlano spesso italiano.

Che morale possiamo ricavare da questa terribile sproporzione fra l’apprezzamento che la cultura e la lingua italiana riscuotono nel mondo e la pochezza dell’autostima degli italiani? Semplicemente che gli italiani del tempo presente sono impari rispetto al patrimonio culturale che li sovrasta. Peccato.

Fonte: http://www.aldogiannuli.it/italiano-quarta-lingua/

Vediamo il significato di alcuni termini ed espressioni:

lingua madre → la lingua madre o lingua materna è la lingua appresa o comunque parlata dai genitori;

seconda lingua → si intende una lingua appresa in un secondo momento rispetto alla lingua madre;

lingua franca → una lingua franca è una lingua che viene usata come strumento di comunicazione internazionale, fra persone di differente lingua madre per le quali questa lingua è straniera;

ridicolizzare → fare apparire ridicolo qualcuno o qualcosa;

cospicuo → ingente, considerevole;

bilingue → chi usa o parla correntemente e normalmente due lingue;

inorgoglire → rendere orgoglioso, soddisfatto;

avalutativo → che prescinde da giudizi di valore;

Cosa Nostra → organizzazione mafiosa attiva in Sicilia e negli Stati Uniti;

‘ndranghetista → membro appartenente alla ‘ndrangheta, organizzazione calabrese di tipo mafioso;

melomane → chi è estremamente appassionato di musica, specialmente lirica.

Dopo aver letto con attenzione il testo dell’articolo, provate a rispondere alle seguenti domande:

1- Quali sono le tre lingue più studiate?

2- Qual è la lingua del principale paese emergente?

3- Cos’è una lingua franca?

4- Di quale soggetto geopolitico mondiale l’italiano è lingua ufficiale?

5- Verso quali paesi è avvenuta principalmente l’emigrazione italiana nell’ultimo secolo?

6- All’interno che quale tipo di organizzazioni è utilizzato l’italiano?

7- Sul piano culturale, quali sono i principali  ambiti che veicolano l’interesse per la lingua italiana?

8- Quali sono i motivi che vi spingono a studiare l’italiano?

 

 

 

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Commenti [21]

Rispondi a SORLIN Joëlle Annulla risposta

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  1. Myriam scrive:

    Ciao Prof.ssa Anna!

    Molto interessante l’articolo. Sono nipote di un siciliano che è arrivato in Argentina nel 1912.
    Amo l’Italia e la lingua italina e tutti i giorni faccio fatica per migliorare la mia pronuncia, la grammatica ecc.
    Ho avuto la fortuna di andare in Italia tre volte e di conoscere i miei.
    C’è una cosa che mi ha colpito molto ed è la indifferenza degli italiani di fronte alle meraviglie a livello culturale
    e geografico che voi avete. Come dici tu, peccato! Myriam

    • Zanichelli Avatar

      Cara Myriam, grazie mille per il tuo interessante contributo.
      A volte gli italiani possono sembrare indifferenti alle meraviglie che li circondano perché sono abituati a vederle, non attribuendo a così tanta bellezza la giusta importanza.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  2. Buongiorno
    Grazie per gli esercisi

    Sono francese ed abitare LYON,siamo pronti, mio marito ed io (per un scambio di lingua e di cultura patrimoniale) di ricevere a casa nosta una persona, (ho una camera da letto per una persona)
    E, o invece, Io andare in Italia.

    è possibile?
    Un saluto e a presto

    • Zanichelli Avatar

      Cara Joelle, credo proprio che sia possibile. Ti consiglio di fare una ricerca su Internet per trovare i canali più affidabili per scambi internazionali.
      A presto
      Prof. Anna

  3. Buongiorno
    Grazie per gli esercisi

    Sono francese ed abitare LYON,siamo pronti, mio marito ed io (per un scambio di lingua e di cultura patrimoniale) di ricevere a casa nosta una persona, (ho una camera da letto per una persona)
    E, o invece, Io andare in Italia.

    è possibile?
    Un saluto e a presto

  4. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Che una lezione interessante. Lei sempre sa scribbere molto bene. Sempre di più mi esercizi parlare quattro lingue da cui inglese e tedesco bene e fluentemente come la mia propria ollandese e sono fiera da e l’italiano è anche in arrivo in causa la mia aiuta casalinguale. Anche ridiamo a volta, perché inizio anche giocare con le parole italiane come Lei forse ha notato.
    Questa fina della settimana le temperature raggiungono le 20 gradi celsio di nuova e fortunamente sono preparata sulle temperature variabile. Recentamente ho comprato un maglio è un vesto nello stesso colore blue con un vestito è un sciallino in stampa tigre. È una combinazione bella, che mi piaccia.
    Con saluti dal mio cuore dalla Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, mi fa sempre piacere avere tue notizie.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

      • Anita scrive:

        Cara Prof.ssa Anna,
        Sempre le scrivo con piacere ed entusiasmo ed quasi sono sicura, che Rino trovi anche un piacere se reagisco sul sue domande a me e iniziò a giocare con le parole in italiano, come faccio nella mia propria lingue olandese, come ho fatto recentamente, ed perché la Pasqua è in arrivo, la sequenza barzelletta, ma prima devo spiegarla, altrimente nessuno capirla, perché in olandese abbiamo per questo la espressione seguente:”I giorni Pasquale stanno in fronte della porta, quindi dobbiamo uscire dalla casa traverso la finestra, invece la porta” oppure “ora dobbiamo uscire la casa traverso la finestra”. Quando la persona Aqui ho detto mi chieda:”perché?” Io risponderò:” I giorno Pasquale stanno in fronta della perta!”. (Perché è bloccato) 🙂 In frattempo questa scherza è conosciuto generalmente. Ne usiamo per tutti i giorni festivale, anche per i fini delle settimane. Ora ho un altra variazione su questa barzelletta e sulla volta giusta, faccio capirla. Buon giorno Pasquale a Lei e tutti gli studenti
        Anita dalla Ollanda

        • Zanichelli Avatar

          Cara Anita, grazie per averci raccontato questa usanza. Ti faccio qualche correzione: “i giorni pasquali stanno di fronte alla porta”, “uscire attraverso la finestra invece che attraverso la porta”.
          Buona Pasqua anche a te!
          Prof. Anna

          • Anita scrive:

            Cara Prof.ssa Anna,
            Grazia mille per le sue correzione e un baccio da me, anche per la Pasqua. Lei mi piace anche davvero! Buone Pasquale anche a Lei con saluti dalla cuore mio
            Anita dalla Olanda.

          • Zanichelli Avatar

            Cara Anita, grazie di cuore per il tuo gentile commento.
            Buona Pasqua anche a te!
            Prof. Anna

      • Anita scrive:

        Cara Prof.ssa Anna,
        Mi sono accorto, che avevo dovuto scrivere “Buon giorni Pasquale”, invece buon giorno Pasquale, come l’ho scritto e con questo ne ho corretto, cari saluti ancora,
        Anita dal Olanda

  5. Carissimi, prima di tutto, tante grazie per ci aiutare ad imparare l’italiano!!!

    Lo so il perché del successo della lingua italiana nel pianeta, per ci comunicare, tra gli uomini, si usa l’inglese nel mondo intero, ma (oddio, piango di emozione) per parlare al cuore usiamo l’italiano!!!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alexandre, grazie per il tuo commento.
      A presto
      Prof. Anna

  6. UGO scrive:

    Prof.ssa Anna
    Favolosa l’informazione, sono insegnante della vostra lingua in Messico ed ora i miei alunni faranno la lettura e risponderanno alle domande suggerite.
    Grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Ugo, benvenuto su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto a te e ai tuoi alunni
      Prof. Anna

      • Ugo scrive:

        Grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, grazie per questo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  7. Stefano scrive:

    “un paese relativamente piccolo ed in decisa decadenza, ignorato dalle grandi potenze e ridicolizzato dai suoi piccoli politici passati e presenti.”

    No.Solo le piccole persone definirebbero piccolo un paese membro del G7 e fra i più importanti d’Europa.

  8. Renzo scrive:

    ottimo articolo