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Aula di Lingue

Test di ripasso: i pronomi relativi doppi

Prof. Anna
La lingua italiana,   Pronomi,   Test

Cari lettori e lettrici, il prossimo esercizio è sui pronomi relativi doppi, per ripassare questo argomento potete leggere il seguente articolo: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/02/19/i-pronomi-doppi/

Buon test!

Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.

1- finirà per primo questo test, avrà un premio speciale. 2- Tu non immagini mi è costato lavorare per tanti anni lontano dalla mia famiglia. 3. Non sopporto usa il telefono cellulare nei luoghi pubblici. 4- Hanno la mia stima dicono sempre la verità. 5- Penso che  è stato fatto fino ad ora per migliorare la situazione non sia sufficiente. 6- Queste matite colorate sono tutte per te, puoi prenderne ne vuoi. 7- Possono entrare hanno prenotato un posto numerato. 8- Dopo è successo tra di loro, non credo si rivredranno più. 9- Questa iniziativa è rivolta a desideri approfondire la conoscenza della lingua italiana. 10- Vorrei ringraziare mi hanno sostenuto in questo progetto.

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Commenti [12]

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  1. Questi esercizi sono assolutamente necesessari per me. Capisco bene il senzo purtroppo non riesco a farne uso.
    Tante grazie. Prof. Anna

  2. norma scrive:

    Disastro!
    Devo studiare i pronomi doppi. Promesso
    Grazie Prof.

  3. L. scrive:

    Scusi prof. Anna,
    nella frase nr. due “tu non immagini quanto…” non sarebbe meglio usare il congiuntivo?
    “Tu non immagini quanto mi sia costato lavorare per tanti anni etc etc…”
    Perchè usare l’indicativo nonostante il verbo “immaginare” non esprima certezza? Questo verbo fa eccezione?
    La ringrazio per la Sua risposta.
    Un saluto da Bochum
    Gertin

    • Zanichelli Avatar

      Caro L., le interrogative indirette (quanto mi è costato) possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo.
      A presto
      Prof. Anna

      • L. scrive:

        Grazie infinite!
        Potrebbe citarmi una fonte che sostiene la sua teoria? Dovendo sostenere un esame ed avendo trovato un articolo dell’ Accademia della Crusca a riguanrdo, su Internet, che non mi chiarisce il dubbio, anzi… vorrei avere un appiglio sicuro che difenda questa tesi.
        La mia docente ha anche Internet 🙂
        Le invio il link e la ringrazio ancora.
        Gertin
        http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-congiuntivo

        • Zanichelli Avatar

          Cara Lella, Luca Serianni in Grammatica Italiana: “si distinguono le interrogative indirette esplicite (con verbo di modo finito: indicativo, congiuntivo, condizionale) e le implicite (con l’infinito presente). L’alternanza dei modi che si ha nel costrutto esplicito ricorda da vicino quella già descritta per le completive. Anche in questo caso i due modi fondamentali, indicativo e congiuntivo, non corrispondono in genere a un diverso grado di certezza ma, semmai, a un livello stilistico piùo meno formale o a semplici variazioni libere”. Per approfondire questo argomento: https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2015/11/05/la-frase-complessa-le-interrogative-indirette-seconda-parte/.
          A presto
          Prof. Anna

          • L. scrive:

            Mille grazie 🙂

  4. Francesco scrive:

    Espressione “Per chi non…”:

    Nell’espressione “Per chi non…”, il “chi” funge da pronome relativo, e insieme da indefinito, con valore ipotetico e con il significato di “se uno, se qualcuno”: “Chi volesse Salir di notte, fora elli impedito …? (Dante)”. E quando ha valore ipotetico, e con il significato appunto di “se uno, se qualcuno”, il “chi” pronome relativo ammette il congiuntivo imperfetto (e non il congiuntivo presente) nella relativa: “C’è ancora del vino, per chi (e cioè “se qualcuno”) ne volesse”, “Avviso per chi (e cioè “se qualcuno”) non lo sapesse che domani c’è sciopero”.

    Corretto?

    • Francesco scrive:

      RETTIFICO: il pronome relativo “chi”, quando ha valore ipotetico, e con il significato di “uno che” o “qualcuno che”, ammette il congiuntivo imperfetto (e non il congiuntivo presente) nella relativa: “C’è ancora del vino, per chi (e cioè “per uno che”; il “che” introduce la relativa) ne volesse”, “Avviso per chi (e cioè “per qualcuno che”; il “che introduce la relativa) non lo sapesse che domani c’è sciopero”. Ovviamente, il “chi” può signficare anche “se uno” o “se qualcuno” ma quando ha valore, invece, condizionale (come se introducesse la protasi di un periodo ipotetico): “Chi (e cioè “se qualcuno volesse…”) volesse partecipare alla cena, potrà telefonarmi”.

      Ora mi sembra giusto. Lei non crede?

  5. Con i verbi modali dovere, volere e potere possiamo scegliere la posizione del pronome: Infatti possiamo decidere di mettere il pronome o prima del verbo servile oppure attaccato all’infinito:

    1)”Volevate avvertirci” (attaccato all’infinito)
    2)”Ci volevate avvertire” (prima del servile “volere”)

    Esatto mi sembra