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Aula di Lingue

Meriggio d’estate di Umberto Saba

Prof. Anna
La lingua italiana,   Lettura

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, oggi verrà pubblicato l’ultimo articolo prima della pausa estiva, vorrei lasciarvi con una poesia di Umberto Saba che descrive in modo semplice e intenso le sensazioni di lentezza, calma e silenzio tipiche delle ore più calde delle giornate estive.

Vi ricordo che potete comunque continuare a scrivermi e sottopormi i vostri dubbi anche nel periodo estivo.

Auguro a tutti voi una serena estate.

Prof. Anna

Prima di leggere la poesia conosciamo meglio il suo autore.

Se ci sono parole che non conoscete potete usare il dizionario online: basta cliccare due volte sulla parola e si aprirà una piccola finestra, cliccando una volta su questa finestra apparirà il significato.

Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste 9 marzo 1883 – Gorizia 25 agosto 1957), è stato un poeta e scrittore italiano. Umberto Saba nacque a Trieste il 9 marzo del 1883, figlio di un agente di commercio appartenente ad una nobile famiglia veneziana e di un’ebrea triestina. Il padre si era convertito alla religione ebraica in occasione del matrimonio, tuttavia, quando nacque Umberto, la madre era già stata abbandonata dal marito.

Visse un’infanzia malinconica, tormentata dalla mancanza del padre. Venne allevato per tre anni dalla balia slovena Gioseffa Gabrovich Schobar, detta “Peppa” (conosciuta anche come Peppa Sabaz), che, avendo perso un figlio, riversò sul piccolo Umberto tutto il suo affetto che il bambino ricambiò, tanto da considerarla, come egli stesso scrisse, «madre di gioia». Sarà in suo onore, e in onore delle radici ebraiche materne, che il poeta sceglierà lo pseudonimo di Saba (in ebraico la parola significa “nonno” o, più in generale, “anziano”).

Nel 1903 si trasferì a Pisa per frequentare l’università dove seguì corsi di archeologia, tedesco e latino. Nell’aprile del 1907 partì per il servizio militare destinato a Salerno. L’anno successivo sposò Carolina Wölfler (Lina) e nacque la figlia Linuccia. Prese parte alla prima guerra mondiale. Nel 1938 cercò una sistemazione a Parigi per sfuggire alla situazione politica italiana e alle leggi razziali, tornò però in Italia rifugiandosi prima a Roma, poi a Firenze dove fu costretto, insieme alla famiglia, a cambiare spesso abitazione. Negli anni del dopoguerra Saba visse per nove mesi a Roma e poi a Milano, dove rimase per circa dieci anni, tornando periodicamente a Trieste. Morì il 25 agosto 1957, pochi anni dopo la morte della moglie.

La poesia di Saba è semplice e chiara, adopera parole di uso quotidiano, ritraendo aspetti della vita di tutti i giorni, anche i più umili. Saba è considerato uno dei più grandi poeti del Novecento italiano.

Il “Canzoniere”, da lui concepito come autobiografia totale, raccoglie tutte le sue poesie; i temi della sua poesia sono Trieste, il mare come simbolo di fuga, gli affetti personali e familiari, le memorie d’infanzia, il rapporto con la natura e le riflessioni sull’attualità.

Meriggio d’estate

Silenzio! Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria, o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli, poi tacciono, vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini, tanto è ora pace
e silenzio… Quand’ecco da tutti
gli alberi un suono s’accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così: le cicale.

L’autore utilizza in questa poesia parole semplici e chiare, vediamone comunque insieme il significato.

Pomeriggio d’estate

Silenzio! Le persone hanno chiuso le persiane verdi delle case perché non vogliono che siano invase (dal caldo, dai raggi del sole).

I raggi del sole sono troppo potenti. Gli uccelli cinguettano appena, poi tacciono perché hanno troppo sonno. Tanta è la pace e il silenzio che gli uomini sembrano essersi estinti. A un certo punto un suono proviene uniforme da tutti gli alberi, un sibilo prolungato che assorda (che rende sordi), un suono inconfondibile: il suono delle cicale.

Provate a rispondere alle seguenti domande:

1- Dov’è nato Umberto Saba?

2- Chi fu una figura molto importante della sua infanzia?

3- Perché il poeta fu costretto a fuggire a Parigi?

4- Che tipo di linguaggio usa nelle sue poesie?

5- Quali sono i temi principali delle sue opere?

6- Credi che questa poesia descriva bene quello che accade nei pomeriggi d’estate? Perché?

7- Aggiungeresti alla descrizione altri particolari che secondo te caratterizzano le giornate estive?

8- Anche voi durante l’estate sentite il suono delle cicale proveniente dagli alberi che vi circondano? Vi piace o vi disturba?

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti [183]

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  1. Che bello ! parole semplice che vi fanno passare l’aria calda sulla pella, dolce torpore dell’estate.
    Grazie mille professoressa per quella tenera paggina.
    Auguri anche a Lei una bell’estate.

  2. Belissimo e anche interessante questa storia di Umberto Saba.
    A proposito, stiamo vivendo un periodo di vacanze un pò noiso, da temperature basse, un vero smog. E questa situazione ricorda tutto che si trova nel racconto su fatto, cioè, la poesia di Umberto Saba.
    Abbraccio e buone vacanze.

  3. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Che un articolo bellissimo Lei ha scritto ed una poesia bellissima. Lei fammi godere. Causalmente ho anche visto il testo sul televisore le parole “in fuoco e fiamme”, ma sono andate fuori l’immaggina troppo presto, quando ho accenditoio. Ma credo di potere usarle in questo senso:”Maurizio sta in fuoco e fiamme per la sua fidanzata”. Vorrei avere un risposto da Lei, oppure ho ragione o no. Anche mi sono venute alcune parole che possono dare un sbagliato in travedurre in Ollandese, Inglese e tedesco, che siano divertente, ma prima devo cercarle insieme, poi le scriverò in uno commento di me. Lei ringrazio per questa poeme e lezione bellissime con saluti cordiali a tutti
    Anita dall’Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, “fare fuoco e fiamme” significa “fare di tutto per ottenere qualcosa” oppure “manifestare la propria collera”, quindi non è corretta la fase “Maurizio sta in fuoco e fiamme per la sua fidanzata”.
      A presto
      Prof. Anna

  4. Questa parte della poesia “Sembrano estinti
    gli uomini, tanto è ora pace e silenzio…” é la più bella.

  5. andree scrive:

    Bellissima idea quella su la storia e la poesia di Umberto Saba.
    Mi piacerebbe via il vostro blog scoprire tanti scrittori
    italiani , piano piano iniziando con i più facili,
    quasi come un viaggio “himalaiano” nella letteratura italiana.
    Grazie mille professoressa per il suo impegno moltissimo apprezzato.
    Buone vacanze a Lei ed a voi tutti !

  6. Eti scrive:

    Vi auguro buon’estate E ancora Grazie per tutto

  7. Rino scrive:

    Grazie Prof. ne ho proprio bisogno.
    Ricambio fervidamente.
    Mi viene in mente “La Capra”.

    I Poeti e i veri sentimenti della Vita!
    Oggi c’è solo amarezza per tante cose INGIUSTE.
    Serenità a Tutti!

  8. Rino scrive:

    Basti appoaggiarmi alla ringhiera posta su, per ammirare e ricordare quei meravigliosi versi di Saba.

    Fa molto caldo qui, in un bellissimo gelso chiomato di verde, svolazzano i passeri in cerca di un posticino all’ombra, sono lì che entrano ed escono come se fossero spaventati o forse perché non vè posto.

    Sono ammutoliti, è troppo caldo, il loro silenzio è rotto dal meraviglioso canto delle cicale, è proprio vero siamo in estate.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, grazie per il tuo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  9. Rino scrive:

    Carissima e Meravigliosissima Italia, oggi tu non meriti la nostra appartenenza, sembra aver perso tutti i buoni e sani sentimenti, sani principi, non certo di sentire la peggiore notizia quella della la morte di un 16 enne per aver ingerito una pastiglia di ecstasy. Cari ragazzi non sono quelli i sentimenti che migliorano la vita di ognuno di noi, amiamo di più la Natura come hanno fatto in passato i stupendi e valorosi poeti Italiani.

  10. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Ora capisco quest’espressione, ma ho tradotto l’espressione idiomatische ollandaise e ho tradotto direttamente in italiano. Ne trovo interessante e divertente per far sapere a tutti anche. Quando inziavo studiare la bella lingua Italiana, avevo un lungo tempo un confusione di lingua con le parole “caldo”, perche pare alle parole in ollandaise “koud” pronunzia “chaut”, tedesco kalt, inglese cold, che significano “freddo” in italiano. Anche la parola “pastore tedesco” puo significare un rasse del cane, oppure anche un pastore tedesco cattolico. Se chieda essendo in vicino un basilico:”Lei ha visto un pastore tedesco in vicino” a qualcuno chi non parla l’italiano abbastanza bene, risponda:”guarda, laggiù ne sono abbastanza e forse c’è uno fra i pastori”. Ma chiunque ha mentito che abbia perso il suo cane. Con queste confusione divertente, do tutti di voi, anche a Luigia Cacialli i saluti cordiali e auguro un estate molto bene e rillassante, come scritto in questa bella poesia. E un ben ritorno a noi.
    Anita dal Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, grazie del tuo interessante contributo e buona estate anche a te!
      A presto
      Prof. Anna

  11. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    A proposito: “Maurizio sta in fuoco e fiamme perla sua fidanza” significa che lui sia che Maurizio è molto è molto innamorato di sua fidanzata per farla completamente ed anche tutti chiara. Con saluti cordiali ancora
    Anita dall’Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, in realtà “stare in fuoco e fiamme” non si dice e quindi non significa “essere molto innamorato”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  12. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    Perché credo di non essere stata chiara, Lei scrivo ancora di più che “stare in fuoco e fiamme”, sia anche un espressione idiomatisce olandese ed in olandese significa “essere molto inamorato”, nel frattempo mi è chiara, che non esiste in italiano, ma trovo anche interessante e divertente di condividere con voi tutti. In mio entusiasmo, non sono sempre chiaramente, ma poi mi correggerò, oppure faccio più chiaro. Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, ora è chiaro, grazie.
      A presto
      Prof. Anna

  13. Rino scrive:

    C
    ome questa pietra
    del S. Michele
    così fredda
    così dura
    5
    così prosciugata
    così refrattaria
    così totalmente
    disanimata
    Come questa pietra
    10
    è il mio pianto
    che non si vede
    La morte
    si sconta
    vivendo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, grazie per il tuo interessante contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  14. Rino scrive:

    Nella vita si ha tanto da imparare.

  15. Rino scrive:

    Non è farina del mio sacco.

  16. Rino scrive:

    Io mi chiedo:
    Perché deve prevalere l’ingiustizia?
    Vivo in un mondo ingiusto.
    Di chi ti potresti fidare?
    C’è, ma è così minuscolo, che non si vede.

    Sono io che devo rigraziare!

  17. Rino scrive:

    Avanti i furbi, la vita è tutta per voi.
    Ma avete mai pensato al rispetto umano?
    Siamo tutti creature, non sappiamo riconoscerci.

    La livella potrebbe, anzi sicuramente, potrà insegnarvi qualcosa.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, le tue sono domande importanti e profonde, credo che ognuno di noi se le sia poste almeno una volta. Sono domande che ci fanno riflettere sulla natura stessa della vita e dell’essere umano.
      Un saluto
      Prof. Anna

  18. Rino scrive:

    La Vita è bella, ma le ingiustizie mi portano tristezza.

  19. Rino scrive:

    Perché non viviamo in un mondo più GIUSTO?

  20. Rino scrive:

    Mi scuso perché non sempre rispetto l’argomento.
    Grazie un caro saluto a Tutti.

  21. Rino scrive:

    Che BELLO! potersi corrispondere con tanta franchezza, con tanta semplicità, con tanta schiettezza, con tanta sincerità.

    L’Ingiustizia, mi tarpa le ali.

    L’ingiustizia distrugge un uomo morto.
    Ma è proprio VILE!

  22. Rino scrive:

    La vita nella vita cambia la vita.

  23. Rino scrive:

    Ungaretti e il suo cuore pieno di croci.

  24. Rino scrive:

    Quanti più giovani vedo, più il mio cuore si rattrista;
    Non perché non ami la gioventù, ma perché li vedo brancolare nel buio senza un solido futuro.

    Ma perché Un giovane deve recarsi in un altra nazione per vedersi riconescere i propri diritti di vita?

    L’Italia e il suo regno illegale.

    Se ci penso, mi scoppia il cuore.

  25. Rino scrive:

    Tu gente onesta sei senza voce, ti aiuti piano piano nella tua agonia, sei rassegnata alla fine.

  26. Rino scrive:

    Tu gente onesta, come fai a non accorgerti che ti stanno distruggendo?

    So che speri, ma non credi, so che aspetti, ma nessuno arriva, so
    che desideri, ma mai si avvera.

    La speranza così non serve a niente.

  27. Silvia scrive:

    Salve! Mi è venuto un dubbio. Si dice : “faccio scegliere a te” o “faccio scegliere te”? Grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, sono corrette entrambe le frasi.
      Un saluto
      Prof. Anna

  28. Anita scrive:

    Il mio commento all’articolo “Espressioni idiomatiche con la parola “dente”

    Cara prof.ssa Anna,
    Di nuova ho trovato alcuni espressioni idiomatiche con la parola “dente”, di cui conosciamo anche in olandese, ma faccio passare alcuni in olandese, che trovo anche divertente:
    Rischiare di mancare qualcosa o qualcuno come male di denti= odiare qualcuno così, che non vuole vedergli ancora di più, oppure non vuole avere di fare con qualcosa di più.
    Ridere come un contadino con male di denti= Ridere non mentito su un scherzo o qualcosa c’è detto.
    Mangiare qualcosa con denti lungi= mangiare gualcisca che si trova orribile e disgusta di mangiare.
    Dovere mettere i sui denti forte in un caso, o esercizio= Dovere lavorare o esercire lungo e duro al caso o esercizio.
    Aver diviso volentieri con voi tutti, vi saluto cordiali dal Olanda
    Anita

    Cara Prof.ssa Anna,
    Queste domande ho compito senza errore, ma ho ancora di chiederLei la seguente: Se è visibile che qualcuno non piace un pasto, quale espressione si usa in’italiano? Lui, o lei mangia lo a denti stretti?
    Lei ringrazio in anticipo salutando cordialmente dal Olande
    Anita

    Cara Prof.ssa Anna,
    Grazie mille per dividere questo articolo molto importante ed interessante con noi tutti, perché ne sia così importante di dividere e ricordare come i fatti che sono successi nella seconda guerra mondiale. In questi due fatti sono stati le persone e gente brave e corregge che l’hanno fatto per nostri liberti. Non mai possiamo dimenticare, perché senza loro avremmo dovuto vivere in circostanze che nessuno vuole e può fare.
    Lei ringraziando, saluto cordialmente dal Olanda
    Anita

    Cara prof.ssa Anna,
    Prima Lei auguro un ben tornata e spero che abbia risposata molto bene e Lei ha l’energia molto bene per andare d’avanti.
    Iéri sono tornata a casa e l’altro ieri sono liberata dal’infusione e devo continuare con l’antibiotico mediante prendere le capsule per una settimana e sono molto indebolita ed a volta ho i capogiri che rieduca lentamente e nonostante che devo abituarmi essere a casa di nuova ne trovo meglio per me ed fortunamente ho potuto studiare su vostro blog che sia un’amico grande e molto importante. Anche ho divertito le gente in ospedale con mie rime barzellette in tutte le lingue che conoscono. Mi ero trovata in un accompagna internazionale e per parlare l’italiano ho provato oppure possavo parlarla con qualcuno che ne parla anche, ma non avevo questa fortunata. Ora provo rafforzarmi e vernire in mio ritmo è routine quotidiano. Anche sono stata al dermatologo e ho un appuntamento con lui, quando il tessuto della pela del piede è cresciuto, ma il mio piede si vede molto meglio di d’avanti, quando sono arrivato laggiù e anche cammino molto bene di prima. Le prospettive si vedono molto bene per me. Che noto a tutte le progressione. Il mio piede sinistro è molto piú sottile e spero che avrò un piede belle femminile di nuovo come prima e con questo voglio anche dire che non mai dobbiamo perdere la speranza è la fede, come brutto le vostre situazione anche vedono.
    Vi prego per questo rimanere queste cose. Che faccio anche.
    Saluti cordiali a tutti
    Anita dall Olanda

    Caro Rino,
    Spero che mi perdonerai, che ti scriverò la prossima, ma è per incoraggiarvi tutti, ma te particolare.
    Quando ebbi avuto io 7 a 8 anni, ho visto alcune volte la morta negli sui occhi e se non ebbi avuto la speranza e la vede, non mai avrebbe sopravvissuto l’infiammato polmone ed le bronchite cronica di grave. Mi sono esercita per correre come un’atleta d’elita e perchè mio padre che fosse un calciatore e mi ha guardato e sentito come parlato con un grande speranza etc. io fu diventato un mentali coach o detto altrimente, una psicologa sportivo e ho ancora questa qualità.
    Perciò ti e vi tutti voglio scrivere: si sono le gente ingiuste, ma anche giuste chi aiutarvi en anche se vede i problemi vostri così male, sperate la migliorare anche che sia così difficili, per favore!!! Che brilla una vibrazione positiva nell’infinito e riflettono indiretto su di voi e sugli eventi. Ho l’esperienza. E se devi scrivere come fai per ventilarti, per favore: farlo! Perché ne sia possibile che senti meglio e ne so anche bene, ma state ottimisti e battere e provate cavarsela i problemi. Vedrai che esci più forte dalla “guerra” di sei entrata. E spero che sarai grazievole al certo punto per la mia raccomandato a voi tutti.
    Con questo vi tutti ed in particolare tu Rino, tutte bene che sia possibile, con saluti cordiali a voi tutti
    Anita dalla Olanda

  29. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Spero che mi perdonerai, che ti scriverò la prossima, ma è per incoraggiarvi tutti, ma te particolare.
    Quando ebbi avuto io 7 a 8 anni, ho visto alcune volte la morta negli sui occhi e se non ebbi avuto la speranza e la vede, non mai avrebbe sopravvissuto l’infiammato polmone ed le bronchite cronica di grave. Mi sono esercita per correre come un’atleta d’elita e perchè mio padre che fosse un calciatore e mi ha guardato e sentito come parlato con un grande speranza etc. io fu diventato un mentali coach o detto altrimente, una psicologa sportivo e ho ancora questa qualità.
    Perciò ti e vi tutti voglio scrivere: si sono le gente ingiuste, ma anche giuste chi aiutarvi en anche se vede i problemi vostri così male, sperate la migliorare anche che sia così difficili, per favore!!! Che brilla una vibrazione positiva nell’infinito e riflettono indiretto su di voi e sugli eventi. Ho l’esperienza. E se devi scrivere come fai per ventilarti, per favore: farlo! Perché ne sia possibile che senti meglio e ne so anche bene, ma state ottimisti e battere e provate cavarsela i problemi. Vedrai che esci più forte dalla “guerra” di sei entrata. E spero che sarai grazievole al certo punto per la mia raccomandato a voi tutti.
    Con questo vi tutti ed in particolare tu Rino, tutte bene che sia possibile, con saluti cordiali a voi tutti
    Anita dalla Olanda(E successo qualcosa strano con questo commento e non so la causa è perchio l’ho scritto di nuovo. Ancora i miei saluti cordiali
    Anita dalla Ollanda

  30. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Perché sia successo qualcosa strano con il mio commento numero 34, ne possa essere cancellato dal webmaster, perché prima l’ho scritto nella mappa “notizie”, prima l’ho copiato per essere pubblicato, ma accidentale quegli altrimenti commenti ho copiati ed collati nello commento e il commento numero 35 è il corretto commento e questo possa rimanere come sta scritto laggiù. Poi la mia intenzione è chiara. Questo commento ho trovato troppo difficolto per scriverlo subito laggiù; Lei capisca? Ho scoperto come l’ho fatto e Lei ringrazio in anticipino, se Lei farlo, oppure fa farne.
    Con saluti cordiali dalla Olanda
    Anita

  31. Rino scrive:

    Non mi ha fatto nienete perché sono il suo amico; O suo amico?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, entrambe le frasi sono corrette, dipende da cosa si vuole comunicare, senza l’articolo significa “amico” in generale, mentre se diciamo “il suo amico” si sottolinea il fatto che si tratti di un amico esclusivo, speciale.
      Un saluto
      Prof. Anna

  32. Rino scrive:

    Gentilissima d.ssa Anita, non si preoccupi, va tutto ok, ci sono soltanto momenti di rammarico di fronte alle ingiustizie. Oggi la vita ne è piena, ma nulla si fa per migliorarla;

    Io sono da parte della giustizia quella che purtroppo (fatico a comprenderla in certe circostanze), eppure molti uomini si battono per ottenerla, sì! sento che ci sono, ma appaiono così pochi tanto da vederli sopraffatti idiologicamente, so che ci sono, così mi viene da pensare l’Insegnante precaria messinese che trovando c. 23 mila euro, si reca senza esitazione alla caserma dei Carabinieri del luogo per consegnare loro detta somma ritrovata, per poi restituirla al legittimo proprietario.

    Alto senso civico, ma inutile se sento dai notiziari che soprattutto a Roma ci si specula sopra i cosidetti Profughi.
    Ecco la tristezza che a volte mi comprime il cuore; Abbiamo una politica che specula anche sopra la povera gente.
    Perché l’onestà, la morale, il senso civico, il pudore devono soccombere a queste vigliaccate?
    Un cordiale saluto.
    P.S. Mi limito a risponderLe, capisco che potrei disturbare chi si occupa di questo meraviglioso sito a cui ringrazio e mi scuso per gli scostamenti argomentali. Grazie per tutto.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, non mi disturba affatto, anzi trovo che lo scambio sia sempre utile e che possa arricchire tutti i lettori ed è comunque una buona occasione per esercitarsi nella lettura e nella scrittura!
      Grazie per avere condiviso i vostri pensieri.
      Prof. Anna

  33. Najla scrive:

    Cara,prof

    Sono egizaina e mi piace tantissimo il vostro sito,davvero mi aiuto tantissimo,,ma

    Purtroppo, mi manchi il coraggio quando parlare con la gente,quando si mi rivolge una
    Domanda in italiano.mi fermo molto tempo per poter pensare alle parole ….e la risposta viene detta piu tardi…..come posso fare per parlare in modo coretto e in fretta??
    Grazie per il vostro tempo .

    • Zanichelli Avatar

      Cara Najla, benvenuta sul nostro blog!
      L’unico modo per migliorare è parlare, senza aver paura di sbagliare; per esercitarti prova a fare delle conversazioni “controllate” cioè con persone con cui ti senti a tuo agio (un amico o un insegnante) e che abbiano la pazienza di aspettare che tu possa possa pensare prima di rispondere, in questo modo piano piano potrai acquisire sicurezza, e comunque ricorda che non è importante parlare in fretta, meglio parlare lentamente e correttamente, la velocità verrà col tempo. Sono certa che presto vedrai miglioramenti.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  34. Rino scrive:

    Col suo gentilissimo permesso prof Anna, mi permetta di dedicare all’interlocutrice gentilissima Anita, persona sensibile anche a stati d’animo altrui come nel mio caso questa splendida canzone di Modugno D. “Meraviglioso”

    E’ vero
    credetemi è accaduto
    di notte su di un ponte
    guardando l’acqua scura
    con la dannata voglia
    di fare un tuffo giù
    D’un tratto
    qualcuno alle mie spalle
    forse un angelo
    vestito da passante
    mi portò via dicendomi
    Così :
    Meraviglioso
    ma come non ti accorgi
    di quanto il mondo sia
    meraviglioso
    Meraviglioso
    perfino il tuo dolore
    potrà guarire poi
    meraviglioso
    Ma guarda intorno a te
    che doni ti hanno fatto:
    ti hanno inventato
    il mare eh!
    Tu dici non ho niente
    Ti sembra niente il sole!
    La vita
    l’amore
    Meraviglioso
    il bene di una donna
    che ama solo te
    meraviglioso
    La luce di un mattino
    l’abbraccio di un amico
    il viso di un bambino
    meraviglioso
    meraviglioso…
    ah!…
    (vocalizzato)
    Ma guarda intorno a te
    che doni ti hanno fatto:
    ti hanno inventato
    il mare eh!
    Tu dici non ho niente
    Ti sembra niente il sole!
    La vita
    l’amore
    meraviglioso
    (vocalizzato)
    La notte era finita
    e ti sentivo ancora
    Sapore della vita
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso.
    -Grazie per la sua spiccata sensibilità altrui.

  35. Rino scrive:

    Mi sorge il dubbio quando su di una parola l’accento fonetico non c’è, come interpretarla lì x lì? dividendo le sillabe si arriverebbe a dare il giusto tono alle vocali in essa presenti?
    Grazie Prof. Anna un cordiale saluto.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, se la tua domanda è come sapere dov’è l’accento se non è segnalato graficamente, la risposta è consultare un dizionario.
      Un saluto
      Prof. Anna

  36. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Prima ti ringrazio per la bella canzone “Meraviglioso”, con quella mi hai fatto un gran piacere. Immediamente quando l’ho visto, ne ho copiato e collato nelle mie notizie, del mio IPad. Dove ho più belle canzone in italiano.
    Prima ho pensato che tu fossi desparato e non sapevi di più dove sbattere la testa, ma mi piace veramente leggere di te, che ti vada bene. E naturalmente non possiamo chiedere gli occhi per la verità, come brutta anche è e tu ne hai aperto delle alcune studenti sul blog e anche trovo le poeme su questa tema begli lavori dell’arte e ho letto ancora di nuova e mi piacerebbe anche leggere di più da te. E vietare dire e scrivere questa verità è troppo pericoloso e con piacere ho scritto anche questo commento.
    Con saluti cordiali, anche ala Prof.ssa Anna e tutti altri lettori e studenti
    Anita dal Olanda

  37. Rino scrive:

    S.ra Anita, mi piacerebbe tanto imparare alcune parole olandesi:-)
    Un Saluto.

  38. Rino scrive:

    Come poeta mi diverte anche Trilussa.
    Leggetevi “l’automobbile e l’asino”.

    Ho scritto prima delle registrazioni su altri siti; Non vi nascondo che mi sono sentito di esprimere buoni consigli a chi ne aveva bisogno.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, grazie per il consiglio, anche se per chi sta imparando l’italiano una poesia in dialetto romanesco può non essere facile da comprendere, ma provare a leggerla e a capirla è sicuramente un esercizio interessante.
      A presto
      Prof. Anna

  39. Anita scrive:

    Caro Rino,
    A volte negli alcune lezione l’ho fatto già, anche con alcune espressione e parole che pare alle parole italiane, che da anche confusione di lingua e si sono a volta divertente e da ridere e qui seguono alcune: la parola italiana “calda”, sembra alla parola olandese “koud”, fonetica scritto chaut, che significa in Italiano “freddo”. Mi sbaglio ancora a volta con questa, ma sempre mi ne va meglio. Se qualcuno ha perso il suo cane e chieda un olandese in vicino un basilico chi non capisca abbastanza l’italiano: “Mi scusi, lei non ha visto un pastore tedesco?” L’ollandese dicerà:” guarda, si sono abbastanza, perché tutta la piazza si vede nero dai pastori! Questo cane significata “herdershond”. Si pronuncia come scritto. Stanca significa “moe”, pronunciato come “mu” ma la parola sembra in olandese come la parola “stank” che significa in Italiano puzzando. Queste sono le parole che mi sono venute nella mia mente in questo momento, ma mi ne verranno ancora di più e ne scriverò anche. Con saluti cordiali dal Olanda a tutti
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, grazie per questa condivisione, è davvero interessante e anche divertente!
      A presto
      Prof. Anna

  40. Rino scrive:

    Ora è il caso di dire: L’estate sta finendo, un anno se ne va.
    Arriva una stagione malinconica, buia, cupa, tutti cercheremo un riparo compreso gli animali.

    A volte i suoi colori, pur scuri portano festa e allegria.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, lo farò se è necessario!
      Un saluto
      Prof. Anna

  41. Rino scrive:

    Leopardi e il suo passero solitario.

    Ai giovani: Non fate come Leopardi che voltandosi indietro si accorgeva che la giovinezza era passata e che non sarebbe più tornata, ma non per questo cari giovani vi dovete rovinare; BASTA POCO PER DIVERTIRSI, non serve lo sballo. Serve la sana e giusta Compagnia.
    Ciao!

  42. Rino scrive:

    Cara e Gentilissima Prof. se sbaglio mi corregga.

  43. Rino scrive:

    Già! se non è segnalato; Ma mi riferisco a nomi, insomma per non sbagliare nella pronuncia.

    Grazie pe il consiglio; Me l’aveva già suggerito; Grazie ancora.

  44. Rino scrive:

    Sicurameente sarà necessario.

  45. Rino scrive:

    Carissima Anita, ma l’olandese è difficile, più dell’italiano.
    Forse sarebbe più semplice un ciao:-)

  46. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Se mi viene più confusione di lingua nella mia mente, condiviso anche con voi tutti con piacere; si sono certo divertente.
    A proposito, oggi era la prima giorno, che ho camminato per la prima volta senza bandera mentre il mio piede si vede e sente più meglio di d’avanti che mi piace enorme. Ed anche sono curiosa, che sarà il rapporto dermatologico della prova che ha fatto il dermatologo tra 6 settimane. Poi ho il prossimo appuntamento. Ma sono ottimistica!
    Con saluti cordiali a tutti
    Anita dal Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, sono contenta che tu stia meglio e riesca finalmente a camminare; ma attenzione: si dice “si sente meglio” (e NON “più meglio”).
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  47. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Lei ringrazio dalla cuore mio per la sua correzione. Non mai dimenticarò che devo scrivere “si sente meglio”. Ne ho ripetuto parlando e scrivendo 10 volte. So ancora da il mio insegnante privato da quando compito 12 anni. Così si non sbaglia ancora di più.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

  48. Anita scrive:

    Caro Rino,
    L’olandese appartiene al gruppo linguistico anglosassone in inglese e anche tedesco e ha un diverso ordino delle parole di francese, italiano,spagnolo eccetera, che appartengono nella gruppo delle linguistico romano. La sequenza delle parole nelle frase sono divergenze totale ed anche la pronuncia e accento fanno anche parte al totale. È difficile per ognuno imparare una lingua che appartiene a un altro gruppo della proprio madre lingua. Al inizio ho dovuto pensare troppo lungo come ho dovuto scelere le sequenze giuste ed anche come congiungere i verbi etc.. Con queste avrai anche da fare se impari l’olandese al inizio. Ma credo che quasi tutte le lingue si dev’essere da imparare se diamo il meglio di sono in noi, ma è veramente difficile.
    Nonostante abituano molti italiani negli Paessi Bassi chi parlano l’olandese veramente bene e li ho parlato. Dunque l’olandese è da imparare. 🙂
    A proposito: anche c’è un espressione l’olandese italianisato è diventata officiale, perché fu usato spesso è in genere. L’espressione “poco bello” che significa in italiano “ottimo”. Mi posso immaginare se un italiano senta detto alla spiaggia l’olandese, lui si deve pensare: ” Come? Non vedo un montagna qui. Pico bello???” E la parola ollandese “prima” significa in italiano veramente bene”, mentre sappiamo tutti che significa questa parola italiano. Si erano due parole che danno un confusione.
    Con piacere ho condiviso con voi tutti.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

  49. Rino scrive:

    Carissima sig.ra Anita dall’Olanda, ho la vaga sensazione che la Prof. Anna con Lei avrà molto da lavorare:-))))

    Comunque i miei migliori Auguri per una pronta guarigione e buon italiano:-)))
    A presto.

  50. Rino scrive:

    Verbi modali:
    Potere, volere, dovere ecc.
    Ci sono verbi intransitivi che introducono il verbo essere, quelli transitivi che introducono il verbo avere.

    Alcuni termini anche se hanno il verbo essere, chiedono come verbo modale il verbo avere; Ma non si fa confusione Prof?

    – Non son potuto venire, oppure non ho potuto venire? penso siano entrambi corretti, mah! infatti l verbo venire è preceduto dal verbo essere, no? qquindi mi crea confusione.
    Grazie Prof. P. s. (non bisognevole rif. già è in mio possesso)

  51. Rino scrive:

    Verbi modali:
    Potere, volere, dovere ecc.
    Ci sono verbi intransitivi che introducono il verbo essere, quelli transitivi che introducono il verbo avere.

    Alcuni termini anche se hanno il verbo essere, chiedono come verbo modale il verbo avere; Ma non si fa confusione Prof?

    – Non son potuto venire, oppure non ho potuto venire? penso siano entrambi corretti, mah! infatti il verbo venire è preceduto dal verbo essere, no? quindi mi crea confusione.
    Grazie Prof. P. s. (non bisognevole rif. già è in mio possesso)

  52. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Prima vorrei scusarmi perchè reagisco così tardi, perché ho avuto da fare molte cose e con queste cose avranno le singolari da fare a volte, ma mi diverto abbastanza anche.
    Mi piacerebbe se il mio piede si ha curato totale, poi risciò fare il tennis a tavolo e nuotare di nuova, ma a casa ho fatto già alcune cose per casalinghe. Anche participo alle corse del gioco online “Real Racing 3”, che sembrano l’auto corse vere anche come le tracce e credo di trovarmi in medio classe degli più avanzati e sono fiera da
    La Prof.ssa Anna ha notato che studio l’italiano con un entusiasmo ed un impiego grande e volentieri imparo le nuove cose. Anche lei è interessata delle colture delle altre paese e le scrivo come contributi nei miei commenti sul questo blog e con il mio ottimismo e come solvo i miei difficolte, mi apprezza enorme ed anche ho segnalato e reagito piú presto su un disturbazione sul rete del questo blog, con cui è veramente felice. Così è nato qualcosa bella fra di noi e mi ne piace anche.
    Fare i dialoghi in questa forma, trovo anche un ben esercizio.
    Ho scritto i miei rimi primi in italiano e gli ho anche condivido sul blog ed così è successo ed anche posso scrivere che abbiamo una fortuna grande, che siamo venuti su questo blog.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita

  53. Rino scrive:

    -Nel linguaggio corrente è largamente ammesso con i verbi intransitivi che vorrebbero l’ausiliare “essere” l’uso dell’ausiliare “avere”, quindi: “ho dovuto andare”, “avremmo potuto partire” non sono del tutto sbagliati.

    Ho risposto a tutti gli eserzici in modo corretto:
    Ma il suesposto si potrebbe evitare anche se è largamente ammesso.
    Grazie per i consigli.

  54. Rino scrive:

    Carissima Prof. mi piacerebbe conoscere meglio quando “che” è soggetto, quando è oggetto, quando è complemento. Alcuni eserc. li ho sbagliati per aver fatto confusione. Mi riferisco alla frase relativa.
    Grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, per riconoscere la funzione del pronome relativo prova a sostituire -che- al nome a cui si riferisce e capire se è il soggetto o l’oggetto della frase a cui appartiene: “il treno che era appena partito era pieno di gente” , in questo caso “che” sostituisce la parola -il treno- quindi la frase introdotta da “che” diventa: “il treno era appena partito” in questa frase “il treno” è soggetto e quindi “che” funge da soggetto”; mentre nella frase “il libro che sto leggendo è interessante”, il -che- sostituisce la parola “libro”, quindi la frase diventa “sto leggendo il libro” in questo caso “libro” è complemento oggetto e il soggetto è “io” (io sto leggendo “che cosa?” il libro -complemento oggetto-). Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      A presto
      Prof. Anna

  55. Rino scrive:

    So che riconoscere la frase se è relativa, basti sostituire il che con altri pronomi relativi, ma che sogg. ogg. ecc. mi confondo.

  56. Rino scrive:

    Prof, a proposito:
    Buon Anno Scolastico.

  57. Rino scrive:

    Ebbene sì! sicuramente non ha nulla a che vedere con il predicato del soggeto o dell’oggetto, che grazie ai suoi appunti ho riscoperto.
    Grazie mille.

  58. Rino scrive:

    Carissima Anita dall’Olanda non si preoccupi se risponde con ritardo;
    Sto capendo che lei ha dei problemi al piede, spero guarisca presto.
    Ho notato anch’io il suo notevole impegno nell’imparare la nostra lingua.
    Certo una grande fortuna aver conosciuto per iscritto la Prof Anna.
    Un cordiale saluto a entrambe.

  59. Silvia scrive:

    Buonasera prof. Anna,
    intanto vorrei ringraziarla perché questo blog mi sta aiutando tanto, certo spesso mi fa sentire più ignorante di quanto pensassi, ma credo che impari solo chi ha il coraggio di sentirsi “stupido”. Le chiedo gentilmente se può chiarirmi un altro dubbio. E’ sbagliato scrivere “buono scienziato”, o comunque in generale mantenere la vocale finale dell’aggettivo davanti a parole che iniziano con quelle lettere?
    Grazie ancora

  60. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Trovo che ci troviamo veramente bene in sua accompagnia sul questo Blog e non mai vorrei lasciare loro. Ho visto nel passato alcune degli paesi diversi e trovo questo il più meglio. Con queste parole do anche i miei complimenti a Lei,Prof.ssa Anna! A proposito; ben tornata e un buon anno scolastico, anche agli altri studenti,con saluti cordialità
    Anita dalla Olanda, dove il tempo è triste e instabile.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, ti ringrazio di cuore, è un piacere averti su questo blog!
      Ti ricordo che “più meglio” non è corretto, in questo caso si deve dire “il migliore”.
      A presto
      Prof. Anna

  61. Anita scrive:

    Caro Rino e Prof.ssa Anna,
    A proposito, mi sono sbagliato, perché la Prof.ssa Anna mi ha spiegato, che non dobbiamo scrivere e dire “più meglio”, ma meglio, oppure l’ho usato in questo caso corretta? Per esempio. Trovo questo Blog il più meglio che ho mai visto e il mio cugino Roland è il più alto di sui amici. In questo senso l’ho mentito. Anche trovo fare un dialogo così veramente un buon esercizio che dovrebbero fare gli altri studenti anche sul Blog. Che gliene pare? Ne trovo un buon suggerimento.
    Con saluti cordiali a tutti
    Anita dall’Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, lo scopo del blog è proprio quello di creare scambi costruttivi che possano arricchire tutti gli utenti, quindi è sicuramente una buona cosa e un ottimo esercizio. Per quanto riguarda la mia correzione, non è corretto nemmeno in questo caso e in nessun caso usare “più meglio” (ti consiglio di leggere la parte dedicata ai comparativi e superlativi particolari in questo aticolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=1110), quindi dovrai dire “trovo questo blog il migliore che abbia mai visto (bisogna usare il congiuntivo)” e “mio cugino (senza articolo perché è un nome di parentela preceduto da un aggettivo possessivo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=449) Roland è il più alto dei suoi amici”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  62. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Lei ringrazio dal cuore mio, per i sui raccomando alle pagine. Il mio commento ho già inviato, poi mi l’horicordato e ho visto la sua correzione nella mia mente ed spero che mi non sbaglierò ancora di più in questo caso. Sulla la prossima lezione devo studiare bene, perché ho commesso troppo errore(5) e mi voglio migliorla. Ieri mattina ero dall’infermiera per gente così me e devo riposarmi di più con il piede sinistro in alto a causa di un accumulo di liquidi. Gliel’ho detto che domano dovró ballare con le stelle in tv. (Scherzo, ha, ha, ha, ha!). Ma, fortunamente ho potuto venire da lei immediamente. Stavo già attenta, perché ho sentito che qualcosa non era come si dev’essere e l’infermiera è contenta che reagisco così velocemente. Fortunamente Lei dammi anche da fare l’una e l’altro da studiare, quindi il tempo passerò con gioia! Questo commento mi sembra anche qualcosa per Rino.
    Con saluti cordiali a tutti
    Anita dall’ Olanda

    Con saluti cordiali a tutti

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, coraggio! Vedrai che persto potrai ballare con le stelle in tv!
      A presto
      Prof. Anna

  63. Rino scrive:

    Carissima Anita, so che in Olanda l’uso degli stupefacenti è legale, Lei in prima persona che ne pensa?
    Un saluto.

  64. Rino scrive:

    Se i miei professori mi avessero capito:-))anch’io avrei dato tanto alla lingua italiana.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, non è mai troppo tardi!
      Un saluto
      Prof. Anna

  65. Rino scrive:

    Begli scoiattoli o belli scoiattoli?
    Grazie Prof. Anna.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, è corretto “begli scoiattoli”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  66. Rino scrive:

    Nella vita c’è sempre da imparare. Guai a chi crede che tutto sa, perché nulla sa, che tutto non sa.

  67. Rino scrive:

    Ciao!!!

  68. Rino scrive:

    Prof. sarebbe bello commentare alcune poesie, no?
    Che idea!!!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, è sicuramente un’ottima idea, presto ci saranno altri articoli su questo argomento.
      Un saluto
      Prof. Anna

  69. Rino scrive:

    Caro Leopardi, perché non ti accorgesti della tua giovinezza?
    Perchè amavi la vita da solitario come il passero?

  70. Rino scrive:

    Forse il mondo era ingiusto anche allora?
    Bella la cordialità, la sincerità, la vita da esseri mortali.

  71. Anita scrive:

    Cara Profssa Anna,
    Negli miei anni giovani, era brava con ballare e se io avessi stata giovani nel questo periodo, sarebbe potuto laverità, ma poi ho dovuto continuare con ballare. Mi sono accorgo una volta che non sapevo di ballare ancora di più improvvisamente e stando sul pavimento di ballare in una discoteca, ho fatto più o meno una brutta figura. Per fortuna mi era successo in una discoteca, in cui non mai sono tornata di più, perché era trovata lontana dalla adressa, dove ho loggiato in quel momento e se andrei in scuola di ballare, ne impareò abbastanza veloce di nuovo, credo io.
    Con saluti cordiali dall Olanda
    Anita.

  72. Anita scrive:

    Caro Rino,
    L’uso delle stupefacenti sono per una parte legale, ma le legge su questo sono difficile e non chiara. Le soft droghe in quantità e limitata sono permesso, ma se devo scrivere su questa tema, non so esattamente oppure scriverò la verità. In ogni caso per la marinuana è vero, perché sono di comprare negli coffee shops, come questi negozi si chiamano, ma direi:”Non mai inizia con l’uso, perché non mai sa, se è coinvolgente e sicuro in altri modi. Non so niente da, perché non sono un’esperta sul questo tema. Solo se vola in plano, non mai prenderla con te, perché la dogana ha cane che cercano alle droghe anche fra il publico e la chance di essere capato è veramente grande. Ho visto alcune documentarie in tv. Anche so, come queste cane piangono oppure urlano(non so come devo scrivere esattamente in’italiano), ne facciano così:” MARINUANAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!”. In ogni caso lo trovò un ben scherzo per pubblicare.
    Preferisco di prendere le bevande alcoliche a volte e non troppo.
    Spero di avere chiarito abbastanza bene, vi tutti saluto cordialmente dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, grazie per il tuo contributo. Fai attenzione all’accordo tra nomi e aggettivi, per esempio: “ma le leggi su questo sono difficili e non chiare”, la parola “legge” è singolare, al plurale è “leggi” quindi gli aggettivi “difficili” e “chiare” vanno al plurale, così come “le droghe leggere in quantità limitata sono permesse” e ancora “questi cani”; attenzione anche alla posizione dell’avverbio “mai”: “non iniziare mai, perché non si sa mai” e “non prenderla mai con te”, per ripassare la posizione dell’avverbio ti consiglio questo articolo: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2072.
      Un saluto
      Prof. Anna

  73. Rino scrive:

    Perché la politica non è per i cittadini?
    Quanta ipocrisia!
    Ora s’inventano che gli Italiani alcuni lavori li rinunciano;
    Cari politici ma quali lavori oggi si rifiutano?
    Prima i contadini lasciavano le terre per riversarsi nelle industrie e vivere una vita più decente, mentre ora, se non si lavora nei campi, si fa la fame.
    Cari politici non strumentalizzate la VERITA’
    Se a voi politici non risulta, ve lo dico io:
    Ci sono Italiani ch fanno i badanti, quelli che lavano i vetri, quelli che vendono i fazzolettini agl’incroci, quelli che puliscono le scale, quelli che fanno le pulizie, quelli che lavorano nei campi a 2 euro l’ora, basti seguire un po’ la tv per rendersi conto che fine oggi hanno fatto gli ITALIANI.
    Grazie politici per aver affossato questa Meravigliosa Italia.

    Grazie Prof. per i saluti che ricambio vivamente.

  74. Rino scrive:

    Sig.ra Anita non la sto leggendo da tempo, il piede come va?
    Spero bene, mi faccia sentire subito che sta bene e che ha ripreso le sue attività quotidiane come sempre.
    Un caro saluto.

  75. Rino scrive:

    Settembre andiamo è tempo d’immigrare, in terra di Abruzzi i pastori lasciano gli stazzi e vanno verso il mare…

  76. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Lei ringrazio dal mio cuore i sui consigli a me e certamente le leggerò, ma al momento ho da fare un sacco, perché non sono sicura, oppure le tasse che devo pagare quest’anno, siano corrette ed ho la idea vaga, che loro mi fa pagare troppo. Vado con tutte le amministrazione a un esperto e forse ho bisogno anche un avocato, ma questo non so ancora.
    Con saluti cordiali dal Olanda
    Anita.

  77. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Lentamente vengo in po’ nel mio ritmo quotidiano, ma ho adesso un contrattempo piccolo, perché ho un accumulo di liquido nel piede con cui devo posarmi regolare con questo piede in alto, ma non credo che sia di grave, altrimenti la infermiera che visita mi ed devo visitare settimetaie, avrebbe preso la sue azioni per un’auto pronto soccorso. Perciò ho l’anatomia il scherzo, che ho dovuto ballare con le stelle in TV, l’altro giorno.. Ma oggi il piede si vede meglio di nuovo e spero che continua così. Perché ho da fare l’una e altro, anche perché la Prof.ssa mi dà da imparare l’un ed l’altro, non devo temere che questo periodo viene anoioso per me e tu ha avuto ragione, che lei ha molto lavoro da me è certamente le guarderò bene, che mi piace. Ho anche avuto l’idea che mi sbaglio troppo, ma anche questo è l’imparare e spero di migliorle.
    Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, sbagliando appunto si impara! Quindi non prepoccuparti, continua a scrivere e io ti correggerò poco alla volta e ti inviterò a ripassare alcuni argomenti, vedrai che migliorerai sempre di più!
      A presto
      Prof. Anna

  78. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Le lezione che mi ha consigliato, ho salvato in segnalibro del mio IPad, in modo che le troverò certamente per impararle meglio possibile. Perché devo riposarmi frequentemente con mio piede sinistra in alto, ho un ben occasione per farne e nel frattempo non spero venire in ritardo con le altre lezione. E spero che mi non sbaglio ancora di più così spesso che io abbia fatto, ma questo é anche imparare ed ne abbiamo scritto spesso. Lei ringraziando ancora dall mio cuore, saluto tutti cordiali
    Anita dall’Olanda

  79. Rino scrive:

    Gentilissima Prof.
    -Ho appena sentito l’esperto, come posso dargli torto.
    Sarebbe più appropriato: Come “potrei” dargli torto?
    Grazie Buona settimana.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, sono corrette entrambe le forme.
      Un saluto
      Prof. Anna

  80. Rino scrive:

    Avrei bisogno di rispolverare le vocali cadenti:
    Valigia valige; Farmacia farmacie ecc.
    Belga, Belgi.

  81. Rino scrive:

    Cara Anita, se fossi la Prof. Anna impazzirei per capirti, ma a volte ti esprimi meglio di me.
    Vai avanti con i consigli della Prof. farai passi da gigante.
    Un caro saluto dall’Olanda, pardon dll’Italia:-))

  82. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Credo di superarle, anche si sono diventati molte cose, ma credo di cavarne anche. (Spero che l’abbia scritto correttamente, perché alcune cose scrivo dalla mia intuizione, se non so eccatto, ma prendo la sua consiglio in mia mente. Così ho due insegnanti e con questo mi trovo ricca. Ho imparato già la coniungazione dei verbi, ma dovrò farla ripetutamente, perché dopo un periodo lungo sono incerta di nuova e devo impararne di nuova. Grazie mille e cari saluti dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, credo che i risultati migliori si ottengano unendo l’intuizione alla razionalità, entrambi sono preziosi strumenti di conoscenza, quindi è bene cercare di dare una forma corretta a quello che la nostra intuizione ci suggerisce, ti chiedo quindi (per poter meglio interpretare il tuo commento): a cosa si riferisce il “le” della forma verbale “superarle” (cioè: “superare cosa?”), è corretto dire: “ma credo di cavarmela”.
      Un caro saluto
      Prof. Anna

  83. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Lei ringrazio dal mio cuore per le sue consigli e li ho impostati tutti in questa mappa, da cui Lei ho scritto. Ne sono diventati molti nel frattempo, ma li passerò già, penso io, anche se sono stata più attiva nel frattempo e devo anche lavorare alla mia condizione, perché mi sento debole, da cui mi temo un po’, ma farcendo le cose sul mio agio, andrà anche meglio se ho un po’ pazienza. Alla fina di questa settimana ho un appuntamento dal dermatologo per il mio piede sinistro; poi il medico sa i risultati della contrazione dell tessuto. Nel frattempo la pella dei mio entrembi i piedi si vede anche meglio e spero che continui così.(spero che abbia scritto correttamente così, perché solo ho visto la lezione su questo tema solo in cortese, ma studuarò ancora bene, perché voglio usarlo ache correttamente. Quasi ho pensato con gioia, che Rino fosse in Ollanda, ma si è sbagliato. Peccato! 🙂
    Con saluti cordiali anche a Rino
    Anita dall’Olanda

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, mi raccomando riposa e non ti sforzare, tutto può aspettare ma non la tua salute!
      Vedo con piacere che hai usato correttamente il congiuntivo, attenzione però alle concordanze (maschile, femminile, plurale, singolare) è corretto infatti “i suoi consigli” ma vedo che hai scritto bene “questo tema”dopo aver ripassato la lezione sul genere dei nomi, molto bene!
      Un saluto e apresto
      Prof. Anna

  84. Rino scrive:

    Sig.ra Anita, grazie per i saluti, ricambio.
    Meglio lasciare alla Prof. Anna il suo bravissimo compito; Io non sarei capace, ma mi fa piacere conversare, specie se una persona non italiana.
    Comunque mi esimo per non invadere il campo della Gen.ma Prof.
    Qualcosina potrà pure scappare, sono sicuro che l’Insegnante mi perdonerà.

  85. Rino scrive:

    Cara Prof, mi accorgo che la linga italiana è sempre più complessa.

  86. Rino scrive:

    Mi sono perso la risposta:
    Credo di avere la febbre;
    Credo che io abbia la febbre. (Qual è la più appropriata?)
    Grazie doc.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, sono corrette entrambe, ma quando abbiamo lo stesso soggetto sia nella reggente sia nella dipendente è più comune usare la forma implicita con l’infinito.
      Un saluto
      Prof. Anna

  87. Rino scrive:

    Ho capito:
    Come se fosse: Io credo che io ho la febbre, giusto?
    Grazie!
    Buona Domenica.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, come se fosse: credo che io abbia la febbre.
      Un salto
      Prof. Anna

  88. Rino scrive:

    OK!
    “Poi”, “dopo”: Spesso si sente questa espressione;
    Ma poi e dopo non sono gli stessi avverbi?
    Ma questo italiano, fai impazzire.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, non si dovrebbe dire “poi dopo”, meglio usare o l’uno o l’altro.
      Un saluto
      Prof. Anna

  89. Rino scrive:

    L’espressione io posso non sta a significare che si ha la possibilità nel fare qualcosa? sì!

    Qunidi, posso entrare e non potrei, non è una richiesta, è una affermazione, penso no? ecco perché sarebbe per me più opportuno dire: Potrei entrare? sbaglio forse?
    Grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, essendoci il punto interrogativo (posso entrare?) è comunque una richiesta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  90. Rino scrive:

    -Mi scusi è ambiguo, sembra come se la persona che ascolta dovesse scusarsi, mentre sarei io a scusarmi.

    Dicendo mi scuso. Mi perdoni.

    Perdonami ecc. sbaglio? so che così fan tutti, ma:-)

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, mi scusi = Lei scusi me.
      Un saluto
      Prof. Anna

  91. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Legere da Lei, che io sia sulla buona strada con la mia intuizione, sono veramente felice e contenta ed anche che abbia farro la forma “coniungazione” corretta, ma devo leggere i sui suggerimenti meglio, che ho fatto ancora e mi piace veramente. Anche correggerò il mio commento con un piace grande. Solo trovo un peccato, che sia diventato così male. Ho potuto fare ancora le cose importante e nel frattempo mi muoverò di più a casa, ma mi non forserò, perché non voglio avere più difficolte che ho già e sono felice che mi sento un po meglio di nuova, ma non ho la fiducia ancora per il 100%. Ma sono sicura che ritornerà di nuova. Mio padre sempre mi ha chiesto, oppure che io abbia l’estate ancora nella testa mia, dunque credo di avere la causa, ma le temperature sono scendo troppo improvvisamente. Questa influenza insieme con mia avventura nell’ospedale m’ha fatto più incapribile come ho voluto ed è un bene che si possa ordinare le spese sull online pagina del supermercato e si possa pagarle con la tessera bancomat, ma ho ancora abbastanza a casa.
    Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, spero tu stia meglio.
      A presto
      Prof. Anna

  92. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Certo continuiamo la conversazione, perché mi piace un sacco e questo è anche imparare e con un italiano nato, ho un opportunità bene ed anche ho abbastanza teme nella mia mente; con questa si possa parlare sulle molte teme. Certtamente la Prof.ssa Anna ti pardonnerà la mia intuizione mi la dica! Se io fosse in Lei, ne farei anche, quindi diremo di sì. 🙂 Anche noi siamo uno, perché abbiamo la scritto così spontaneamente, ma la prof.ssa è qui l’insegnante. Questo dobbiamo ricordare per sempre. Ala prossima volta e cari saluti dall’Olanda
    Anita

  93. Rino scrive:

    Appunto!
    Se io dovessi sbagliare, per scusarmi dirò: Mi scusi, quindi Lei scusa me. (Io ho capito e capisco, però obietto). L’italiano chiaramente:-)
    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, il verbo “scusare” in questo caso significa “perdonare”, quindi “mi perdoni”, “Lei perdoni me”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  94. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Ora sto già meglio, in caso della influenza nella tasta mia, ma non ancora come desiderata da me. Creso che abbia avutola nella periodo dei miei errori in modo latento. Anche è possibile che mi sono sbagliata così e mi suppongo di sì. Questa forma della influenza ho avuto già spesso e questi sintomi sono veramente orribili per me, perché i miei occhi sono anche troppo sensibili i causa dell’astigmazione, poi sembra che io sia un po stufa. Con i attacce degli capigiri l’orroro è completamente. Mi non lamento, perché con un risposa ed pazienza bene ne passarà così me la cavarerò. A volta ho ancorà una commozione tra i verbi “superare” e “cavarmela” ma con il suo commento no. 115, mi sono venuta la differenza tra le parole chiarite. Mi riesco conzentrare anche meglio sulle lezione ed anche se sono un’ottimista, era già un periodo poco paurosa, ma è neccessario essere prudente. Ma fortunamente (c’è luce alla fina del tunnel) È un espressione idiomatisce ollandese, che abbia tradotto direttamente in’italiano e intuisco che sia correttamente. anche ho studiato su questa lezione nel frattempo, altrimente le mi mancano troppo. Anche Lei e Rino con i sui commenti e dialoghi mi mancarono troppo sul termo lungo, o periodo lungo, mentre un paio settimane non è un secolo.
    Ho salvato il testo della canzone su questa tema quella inviarerò ancora se mi permessa, perché temporeanamente mi emoziarla un piccolo troppo, ma in un ben senso. Ho un pelle d’oca da. Mantengo il mio piede sinistro nel’occhi, perché si comporta variabile a volta e la mia infermiera mi ha detto che devo stare attenta. Se è necessario sempre posso andare al poli interno, oppure al pronto soccorso, quindi mi sento abbastanza sicura.
    Con saluti cordiali dall’Ollanda a tutti, anche a Lucia Cacciali
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, infatti anche in italiano si dice “vedo la luce in fondo al tunnel”. Mi raccomando riposati e dacci sempre tue notizie, con l’augurio che presto tu possa stare meglio.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  95. Rino scrive:

    Cara Anita, spero tu ti sia ripresa dall’infortunio.

    La Prof. Anna ci sta dedicando molto del proprio tempo; Lei ha notato che noi ne abbiamo molto bisogno di essere corretti, a me fa molto piacere, così ho notato in te che le correzioni Della docente Anna ti sono molto gradite.
    Saluti dall’Italia Rino.

    X la docente Anna, se fossimo suoi studenti meriteremmo la sufficienza in italiano?
    Grazie cordiali Saluti.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, certo che la meritereste!
      A presto
      Prof. Anna

  96. Rino scrive:

    Anita “L’influenza”, ti riferisci alla malattia stagionale?
    Perché dici il tema della tua mente?
    Ho capito male?.
    Un caro saluto.

  97. Rino scrive:

    Ok!
    Sembra come se io chiedessi di chiedere a me scusa, so che non è così, ma l’italiano per me è strano:-)

  98. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna, e caro Rino,
    Mi piace raccontrarLei che io veda la luce in fondo al tunnel, perché mi sento già meglio, in caso la mia flu di testa, ma non è ancora via totale, ma sto guarendo. Credo che fosse un virus. Dal policlinico dermatologo ho un buon notizio e al piede non ho una malattia dermatologo e non bisogno di visitare il dermatologo ancora di più, ma se c’è qualcosa al piede ho mio proprio scelto, oppure vado al dermatologo, oppure al medico interno. Il mio medico della famiglia mi verrà cercare per visitarmi e vado in consiglio collui, come continuare, perché voglio andare al pedicure per diabetici, per essere ripagata dal assicurazione per una parte e il mio piede sento, come c’è ancora qualcosa oppure la causa non è battuta totale, ma voglio andare a nuotare di nuova, ma è neccessario di stare pazienza, perché non rangiungerrerò l’acqua nella piscina ancora perché la personale sta molto attenta alle debole della pella anche per la igienica, che trovo bene. La mia amica migliore lavora in una piscina e da lei ho questa informazione. Al momento lei corre uno stage in Espagna per un mese e mi manca ance. Mi preoccupo anche mio unico cugino e mio unica cugina in Ollanda, perché non farsi sapere niente, mentre l’ho mandato i messaggi email e loro ho telefonato alcune volte, ma nessun risposto. Spero che sono in vacazione. Ne trovo strano. Questo blog e i chiocchi virtuale che gioco, sono diversioni belli per me, mentre i riposati miei. Anche ho passeggiato un po fuori la casa mia e m’ha fatto proprio bene, anche in causa le belle temperature per il periodo dell’anno. Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, leggo con molto piacere i tuoi messaggi e sono molto contenta che tu stia meglio. Vedrai che piano piano riuscirai a riprendere tutte le tue attività.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  99. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna e Rino,
    Con piacere convido anche queste novite con Lei e voi tutti, perché non è una piccola cosa, ma nonostante l’ho visto come l’era così, in causa il mio ottimismo. I pensieri sono anche potenzi tranno se sia una cosa oppure un caso troppo di gravemente, ma non mai dobbiamo proposare, anche se sapremolo. Da quando ebbi visto la morte direttamente negli sugli occhi ( l’ho scritto correttamente? Spero e penso di sì) e mi fosse accorgo qualcosa, sempre dico alle gente che sembra di perdere le sue speranza:” Non mai perdete le sue speranze, ma pregherei alla Potenza, incui credete. Perché 60 anni dopo sto vivendo ancora, perché me l’ho cavata questo periodo criticamente ed il specialista del’ospedale abbia detto che sia un Miracolo di dio; non fosse da vedere sugli immagini che l’abbia preso dalla malattia ed un’operazione non fosse nessecario ancora di più. Per favore ricordatela alla fine della finita. Ne trovo troppo importante per tacere su di questo.
    Da questa parte ho l’ottimismo, la speranza ed anche il senso per l’umore. Il mio medico della famiglia è venuto di visitarmi e mi ha anche dato l’iniezione contra l’influenza, perché non ho la febbre ancora di più. Ora faccio tutte le cose con prudenza e vedo che riscio fare. Se mi viene troppo, ho il poltrone nel sorgono per riposarmi. Con le cose che abbia, mi diverto un sacco e sul internet si trovano anche le belle cose, come questo blog e mi piace veramente il modo collui insegna la Prof.ssa Anna. Aproposito: la parola italiana “sacco” sembra la parola ollandese “zak”, che ha diverse significazione, che si pronuncia come sac in fonetico italiano è tradotto in italiano, significa “tasca degli pantaloni”, il scroto ed anche è un malparola per scridale un’uomo (str*nz*) se capiretemi. Preferisco di stare perbene, ma oké, l’ho detto e perdonatemi, per favore 🙂 e spero che il grande Vicino sopra di noi mi perdonerà anche e la mia intuizione dicami di sì.
    Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, condivido volentieri le tue belle parole e il tuo spirito ottimista, in modo che possa essere da esempio per tutti; è corretto scrivere: “vedere direttamente la morte negli occhi” e “non perdete mai la speranza”; grazie per l’interessante contributo sulle parole olandesi, in italiano “sacco” significa recipiente, borsa di tela disolito aperto in alto, per esempio: “un sacco di patate”, anche in italiano ha molti significati: http://www.treccani.it/vocabolario/sacco/
      A presto
      Prof. Anna

  100. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Che hai scritto in tuo commento numero 138, la influenza, è certamente deferisco alla malattia stagionale e con la frase che io abbia molte tema nella mia mente, ho mentito che so di parlare e scrivere su molte cose oggetti, per essere chiara. Anche per me l’italiano è ancora così strano, che mi sto sbagliando le parole ancora spesso. Mi accorgo sempre ancora. Volentieri ti l’ho chiarito in modo che mi hai capito e penso di sì. Mi piacono gli dialoghi con te.
    Cari saluti dall’Olanda
    Anita

  101. Anita scrive:

    Caro Rino,
    A proposito, ho devuto scrivere:”mi piacono i dialoghi con te, invece gli dialoghi. Mi ne sono accorto dopo ho inviato mio scorso commento e mi piace che l’ho corretto prima la carissima Prof.ssa Anna l’ho scoperto, perché anche n’è una segna che sto migliorando l’italiano, che mi piace anche e dalla gratitudine e per dimostrare che il suo lavoro a me, non è fatto per niente, vi entrambi saluto cordialmente dall’Olanda
    Anita

  102. Rino scrive:

    Io e l’italiano aime! strano:-)
    Grazie Prof.
    replica: Prego; Ma non pregano solo i fedeli?

    Mi scusi come se Lei dovesse chiedere scusa a me, mi spiego Prof?
    Mi perdoni, Come se il malcapitato dovesse perdonare me, eppure così fan tutti. Forse il tono e la punteggiatura chiariscono il caso.

    Grazie Gentilissima Prof. (Non mi dica prego):-))

  103. Rino scrive:

    Ok! mi fa piacere che Lei voglia dialogare anche con me.

    Mi preoccupo dell’influenza, se Lei è già stata colpita, sicuramente arriverà anche da noi.

    Sono un soggetto molto sensibile a codesta malattia, quindi so che essa è già in circolazione.

    Un Cordiale saluto dall’Italia.

  104. Rino scrive:

    Cara Prof. non capire qualcosa, chiede il congiuntivo?
    es. Non capisco cosa tu stia dicendo.
    Grazie! Salutoni.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, la frase introdotta da “cosa” è un’interrogativa indirette, queste proposizioni possono avere sia l’indicativo sia il congiuntivo se si vuole sottolineare il valore dubitativo della frase.
      Un saluto
      Prof. Anna

  105. Anita scrive:

    Caro Rino,
    La forma della influenza che io abbia avuto no è la aspettata questo autunno e inverno, perciò sono vaccinata scorso Venerdì. Non era una dura oppure una pesanta, ma anche io mi temo questa flu, perché il mio medico mi ha detto ancora di sperare che non l’avrò, quindi la dev’essere gravemente, ma spero che non vieni attaccato dalla. Anche so che non sia in circolazione, perche questa fine della settimana siamo stati vaccinati in Ollanda e due settimane dopo questo vaccino ha fatto noi immune contra questa flu. Nonostante è possibile che abbiamo la, ma poi non saremo così male. Anche con questo ho la mia esperienza; i simptomi non sono così grave come una persona non vaccinata. Queste persone l’avrano la flu in ottima forma. Quando è in circolazione, in ogni paese viene presente, perché l’umani volano dappertutto in mondo è certamente i paesi europei sono primi colpiti, secondo me. È una cosa bene di prendere i alementari che si possa conservare più lungo, poi non hai i problemi se non riesci uscire la casa. Non spero che ne sia neccessario per te, ma in ogni caso sei certo. Anche io sono sensibile per le malattie, sopratutto per il flu è mie polmone. Queste sono colpite così gravemente negli miei anni giovani. Speriamo che passiamo liscia l’inverno. Con saluti cordiali dall’Olanda Ollanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, in italiano si dice solo “influenza” e non “flu”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  106. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Mi piace veramente che l’ho usato l’espressione “vedere la morte direttamente negli occhi” correttamente, perché ho usato la mia intuizione di nuova. Questa è un bel regalo Dioso e non dobbaiamo negare mai. Anche noi in Ollanda conosciamo il sacco patate, in modo le patate fritte, che sia un delicatessa, particolarmente in Parte flamenco in Belgio. Se siano laggiù, dobbiamo mangiarne. Il mio senso dell’umorismo è anche un ottimo aiuto per il mio ottimismo. Poi c’è qualcosa da ridere che mi ed oltre persone l’aria nova nel corpo e mente ed a volta è molto importante. A volta una persona mi ferma per strada che mi conosca ancora di molti anni fa e raccontami che l’ho tirata traverso un periodo orribile e ha ricevuto una potenza nuova di continuare nella sua vita e poi sono molto felice che l’abbia sentito e non ho saputo prima che mi abbia detto. Poi gli miei occhi sono fisati grazievole in’altezza per on momento.
    Volentieri diviso le parole Ollandese con lei e gli altri, soprattutto se sono anche divertimento e da umorevole. Tornerò ancora sulla parole “sacco”, perché mi ricordo due vere storie da ridere. Mi piacerà di raccontrarLei.
    Con saluti cordiali dall’Olanda
    Anita

  107. Rino scrive:

    Cara Anita, perché scrivi miei anni giovani?
    Foose quado eri più giovane volevi dire.
    Un saluto.
    Carissima Prof. Anna le frasi dirette e indirette, no le ho ancora apprese. (che frana!). Mi rif. alla sua ultima esposizione.
    La Saluto cordialmente.

  108. Rino scrive:

    L’Olanda è il paese dei fiori;
    Carissima Anita, lì il modo di vivere è tranquillo?
    in Italia mica tanto, ora peggio che mai.
    Un saluto cordiale.

  109. Rino scrive:

    Anita, sono ancora immune dall’influenza, e tu?
    Il tempo porta bello per almeno 10 gg. e lì da te?

  110. Anita scrive:

    Caro Rino,
    A volta uso la mia intuizione, se non conosco le parole corrette, e l’ho fatto, perciò non chiedi per niente, che cosa ho mentito con miei anni giovani ed è vero come hai scritto ed sei sulla traccia giusta. Spero che ho usato le parole giuste. Ho scritto sul periodo quando ho compito circa 6 a 8 anni è pensato che avessi usato correttamente. Dunque quando ero più giovane, etcettera. In ollandese sono più espressione su questo e in tedesco, ne sono di più, ma questo è un corso italiano e voglio usarla correttamente e sarò orologio se farlo e ho anche da chiedere qualcosa a nostra carissima Prof.sa Anna. Ed anche vado a cercare nel vocabolario di “Treccani” alla parola “frana”, che non conosco ancora esattamente, ma da leggere sei sorpreso, perciò hai scritto ” che frana”, che faccia quando ho inviato questo commento. Con piacere le imparerò, perché volentieri stenterò dire le gente, se parlo l’italiano:”Dove hai imperato l’italiano così bene?”. Mi piacerebbe.
    Mio piede sinistro va lentamente meglio. Questo anche ho imparato dalla nostra gentilizia Prof.ssa Anna. Grazia mille. Proff.sa Anna!
    Con cari saluti dall’Ollanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, ti faccio alcune correzioni: si dice “sei sulla strada giusta” (non: sulla traccia giusta); si dice: “in olandese” con una sola -l- (Olanda); la frase corretta è: “in olandese ci sono più espressioni per indicare questo e in tedesco ce ne sono ancora di più”.
      Un saluto e a presto
      Prof. Anna

  111. Rino scrive:

    Scusami se ti correggo:
    Quando ero bambina (femminile) bambino (maschile), ok?
    Mi perdoni Prof.
    Non puoi scrivere per intuito; Devi sapere quello che scrivi, altrimenti potresti scrivere “pan” per “focaccia”.

  112. Anita scrive:

    Cara Prof.ssa Anna,
    Lei ho capito bene, ma non sono stata abbastanza chiara, perché avevo dovuto scrivere: “in olandese sono più espressione per indicare questo, ma in tedesco si sono di più espressione delle olandese per indicarle. Ora spero che l’abbia chiarito bene che volessi dire. A volta so da espirmi meglio in tedesco, ma mantengo parlare in olandese, perché vivo in Olanda, dove sono nata e cresciuta. Ma trovo interessante di raccontarvi tutti e ho un contributo sulle differenze delle parole “mare” e “lago” in tedesco, olandese e l’italiano, ma ne scrivo ancora, ma in momento sono nevicata sotto l’avoro che ho da fare, ma mentre mi risposo, rispondo e guardo le lezione anche un po, che trovo un soluzione bene. Con mio iPad sedo sul poltrone con il mio piede sinistro in’altezza. Appena ho preparato un pesto alla Anita Nuszbaumer. Credo di aver scritto già, ma in questo contesto ne trovo divertente ed interessante di raccontarvi questa storia. Il mio famiglia nome fu nato ai entrambi lati della frontiere fra Espagna e Francia alla frontiera tedesca e significa noce contandino, perché il nome fu nato nel periodo incui Napoleon abbia richiesto i nomi di persona e famiglia e in quel periodo furono contadini castagne ed in questo contesto ho preparato il pesto in questo modo: Ho preso 25 gr di ruccola, uno piccolo spiccio d’aglio, un piccolo poco di sale di mare, 20 gr formaggio parmigiano grattugiato, 15 gr peccorino, anche grattugiato, 20 gr pinoli tostati e 5 gr noci grande, anche ristati, o tostati e 40 ml di olio arachidi per rafforzare il sapore e profumo di noce e a volta prendo 40 gr di olio l’oliva vertigine. Prima stampo l’aglio con qualche grano sale di mare nel mortaio di granito al piccolo pasto, poi aggiungo pezzi a pezzi la ruccola stampando e mescolando al pasto, che faccio anche con i pinoli tostati e l’altri nocci, così faccio anche con il formaggio, alla pasta ed alla fina aggiungo ache l’olio lentamente stampando al pesto e pronto è il pesto alla Anita Nuszbaumer. Si possa. Anche prendere il basilico, oppure l’indivia oppure spinaci e in ogni caso, si deve stampare e mescolare tutti al pesto con il pestello nel mortaio. Pronto è il pesto per due persone. Se non usate immediamente, si possa mettere anche in una vaschetta del cubetti di ghiaccio, oppure in un’altra cosa che sia resistente al freddo glaciale. Molte variante sono possibile e vi tutti auguro un gioia grande con la preparazione e un buon appetito. Nel frattempo ho avuto un appetito della scrivere sul questa tema e fortunamente è l’ora di preparare la spesa, quindi vado a prepararla. Mi resta di salutare vi tutti dal cuore mio dal Olanda
    Anita

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, il tuo pesto sembra molto gustoso, la ricetta può essere utile agli altri lettori che potrebbero provare a prepararlo e poi dirci cosa ne pensano. Attenzione però a come sono scritti i nomi degli ingredienti, te li riscrivo corretti: 25 gr di rucola, un piccolo spicchio d’aglio, un po’ di sale marino, 25 gr di formaggio Parmigiano grattugiato, 15 gr di pecorino grattugiato, 20 gr di pinoli tostati, 5 gr di noci grandi tostate, 40 ml di olio di arachidi e 40 gr di olio extra vergine di oliva. Riscrivo anche la ricetta: prima pesto l’aglio con qualche grano di sale marino nel mortaio di granito, poi aggiungo la rucola a pezzettini mescolandola al pesto, faccio lo stesso con i pinoli, le noci e il formaggio e alla fine aggiungo lentamente l’olio.
      Grazie per questa ricetta.
      A presto
      Prof. Anna

  113. Anita scrive:

    Caro Rino,
    Non capisco la tua ultima frase “il tempo porta almeno 10 gg. È lì da te?”
    Il caso dell’influenza è altro come ti immagini e un’amica chi abbia fatto l’infermiera, mi l’ha spiegata ed anche dopo abbia visto molti documentati in t.v.. (Ora l’ho usata correttamente, perché la carissima Prof.ssa Anna mi l’ha spiegata), ma ti spiegherò presto, perché ne trovo una tema più difficile e sto cercando le parole corrette nella mia memoria mia, perché le machine tradizione online, anche gli apps, danno a volte traduzione ridicole, perché sia fatto computerizzata e non umanamente come noi facciamo. Ma ho scoperto che li facciano già meglio di 3 anni fa e non ho ancora abbastanza fiducia negli computer in questo caso. In ogni case L’ho da una sourca giustamente.
    Cari saluti dal Olanda
    Anita

  114. Rino scrive:

    Porta almeno 10 gg. di sole, di belle giornate intendevo, ok? e da te in Olanda?
    Ciao!

  115. Rino scrive:

    Ispirazione poetica:

    Caro nonno
    Mi ricordo quando la notte ti sentivo contare:
    E una, e due, e tre, e quattro, e cinque, pensavo tu ne facessi più di me essendo io molto più giovane;
    Ma al risveglio del mattino con l’alzarsi della luce del sole, nell’aria si alzava l’odore di tabacco:
    Era quello delle tue pipate.
    Ciao Anita.

  116. Rino scrive:

    Prof.ssa un suo parere sulla ispirazione poetica;
    La voglia è tanta, ma sono molto pigro.
    Un saluto.
    P.S.
    Ho la vaga sensazione che la memoria e l’intelligenza non vadano (vadino) di pari passo, mi sento più intelligente che con lunga memoria,
    anche se spesso sono lungimirante.

    Studiare e sua definizione -tecnica-.
    Grazie professoressa Anna.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, mi sembra che la tua ispirazione sia molto buona, quindi vinci la pigrizia e lasciati trasportare!
      Un saluto
      Prof. Anna

  117. Rino scrive:

    Il combattente non ha paura di combattere, non ha paura di morire, ma ha paura, paura, perchè non sà dove morirà.

    La paura di lasciare e andare lontano dalla sua terra natia.
    La terra in cui madre natura gli ha dato la vita.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, vedo che sei riuscito molto bene a vincere la pigrizia! Unica correzione: “perché non sa”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  118. Rino scrive:

    Il cuore straziato di Ungaretti, con quelle croci di tanti che gli corrispondevano, non era rimasto che un brandello di muro.
    Perchè ci sono ancora coloro che la guerra non la rinnegano?.
    Gli uomini e il loro EGOISMO.

  119. Rino scrive:

    Grazie Prof.
    No! non potrebbe essere che: due , tre frasi, possano far superare la pigrizia.

    Non ci crederei mai, che vincerere la pigrizia, sarebbe così facile.

    Mentre sono convinto che c’è, c’è stato e ci sarà sempre tanto da fare. (non la prenda per una contraddizione).

  120. Rino scrive:

    Essere lì sulla battigia fresca del primo mattino, guardare l’orizzonte che crespature alte e ingrossate non ne abbia.

    Guardare e sperare che il mare calmo continui per tutta la giornata a esserlo, perché solo allora potrò gettare le reti dentro di esso, in attessa che possa portare quello che la natura ha bisogno per protarsi lungo nel tempo.

    Si è placato il vento, quel poco di maestrale che ben mi fa sperare.
    Grazie Prof. con simpatia.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, grazie per condividere con noi i frutti della tua ispirazione, solo una correzione: “quello di cui la natura ha bisogno”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  121. Rino scrive:

    Tema:
    Per studiare meglio.

  122. Rino scrive:

    Mi manca conversare.
    Mi manca conversare con gli anziani, per carpire da loro la propria saggezza, per scoprire le loro esperienze, per sapere le loro vissicitudini;
    Mi mancano i dialoghi con i giovani, per dare loro saggezza, eperienze, consigli,
    per un mondo migliore.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, “vicissitudini” è la parola corretta.
      A presto
      Prof. Anna

  123. Rino scrive:

    Già! ho tantissimo da imparare, ma ho costatato che la fretta fa uscire parole storpiate:-)
    Comunque grazie.

    Eppure il mare ha un carattere:
    Azzurro, sereno e tranquillo;
    Grigio, cupo e malinconico;
    Scuro, agitato e tempestoso;
    Questo mare ha prorpio un carattereaccio.

    Esso è meraviglioso, ma mai fidarsi, riserva ogni momento delle insidie.

  124. Rino scrive:

    Anita, ma non stai bene? è tanto che non ti leggiamo, spero siano solo impegni per acquisti ragali natalizi.
    Ciao a presto.

  125. Rino scrive:

    La gratitudine:
    Cimentrsi nel mondo immenso del’informatica, per consigliare e proporre regole grammaticali, correre in aiuto di coloro i quali pronti a chiederlo per migliorarsi nell’italiano;
    Sono tanti che ringraziano, sono tanti che chiedono, sono tanti che si appassionano per questa lingua strana ma che a tutti piace.
    Ma, a piacere, è anora di più, la sua GRATITUDINE.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, ti sono grata per questo tuo contributo e anche per quello di tutti i lettori.
      A presto
      Prof. Anna

  126. Rino scrive:

    Ma che fine hanno fatto i validi garzoni che guidavano buoi dalla pacata faccia e dietro loro seminava la traccia il ferro aperto alla seminagione.

    Il mondo giovanile ora sembra essere solo di sballo e droga, ma veramente divertono codeste schifezze?

    E’ un mondo stolto e volgare, pieno di indifferenze e intolleranze, un mondo in cui si rinnega la vita.

    Ma che vita si sta preparando alle future generazioni?

    Non di certo di validi garzoni.

  127. GRAZZIE MILLE per il corso , per tutto . Serena pausa estiva anche per voi . Da noi è l’inverno , magari abbiamo così tanto per studiare ancora in tutte le proposte sul vostro sito web! Io continuerò da qui a sognare l’estate sardo.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Norma, grazie a te per la tua partecipazione. Sognare fa bene, soprattutto sognare l’estate sarda…
      A presto
      Prof. Anna

  128. Rino scrive:

    Per motivi p., mi sono dovuto allontanare da questo meraviglioso blog.
    Spero di rientrAre al più’ presto.
    Prof. Buona splendida estate.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rino, ti aspettiamo!
      Una spelindida estate anche a te
      Prof. Anna