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Aula di Lingue

Test 15 – il congiuntivo imperfetto –

Prof. Anna
Congiuntivo,   Grammatica,   La lingua italiana,   Test,   Verbi

Cari lettori e care lettrici di Intercultura blog, è arrivato il momento di ripassare gli argomenti trattati in questo ultimo periodo.

Nel seguente esercizio provate a coniugare il verbo tra parentesi al congiuntivo imperfetto.

Buon test

Prof. Anna

Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti. Al termine premi il pulsante "Correggi esercizio" per controllare se hai risposto correttamente.

1- Vorrei che tu (stare) un po' meglio. 2- Pensavamo che tua sorella (arrivare) sabato scorso. 3- Ho sempre creduto che loro (essere) sposati. 4- Avrei voluto che tu (leggere) quel libro prima di partire. 5- Era poco probabile che Laura (bere) tutto quel vino da sola. 6- Bisognava che (tu svegliarsi) prima! 7- Avrei preferito che loro (dire) la verità. 8- Vorrei che tu mi (dare) una mano a pulire la casa. 9- Temevo che (tu offendersi) . 10- Preferirei che voi (venire) con me.

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Commenti [28]

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  1. Ileana scrive:

    prof.anna
    mi ha piaciuto moltissimo l’esercizio ma anche se ho svagliato solo in ortografia ,il programma di correzione non mi ha accettato le risposte e me li ha date come errate,cmq ho capito tutto, grazie a voi come sempre…
    saluti
    Ileana

  2. Maria scrive:

    pfff difficilissimo! Ma sempre bene di ripetere questo soggetto.
    cari saluti
    Maria

  3. Giorgio scrive:

    Cara Prof. Anna, in italiano scritto, e nei test, sono bravo e lo sono sempre stato sin dai tempi della scuola media, pochissimi errori (in questo test nessuno). Ma è in quello parlato che faccio le peggiori figure e i peggiori errori. Perché? Come posso rimediare? Cosa mi consiglia di fare?
    Distinti Saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, prima di tutto ti consiglio di “allenare l’orecchio”, lo puoi fare guardando film o ascoltando la radio, ma per imparare a parlare bene bisogna esercitarsi, quindi è bene che tu faccia molta conversazione, magari con un amico con cui tu ti senta libero di sbagliare senza essere a disagio e che sia disposto a correggere i tuoi errori, infatti spesso parlando si fanno errori perché ci si lascia prendere dall’emotività, cosa che non succede quando scriviamo; potete impostare le vostre conversazioni scegliendo un determinato argomenento, approfondendolo e discutendone. Vedrai che in questo modo, conoscendo già la grammatica, presto vedrai grandi miglioramenti.
      Un saluto
      Prof. Anna

  4. Daniele scrive:

    Prof.Anna è troppo facile ma una ne ho sbagliata…

  5. Daniele scrive:

    Grazie Prof.Anna per l’aiuto 🙂

  6. Susy scrive:

    Cara professoresa Anna sono Andrea come si dice
    -Mi incitava di fuggire oppure mi incitava a fuggire?
    -il suo era un sorriso del quale fidarsi oppure del quale potersi fidare?
    -un piccolo taglio da cui usciva il sangue o dalla quale usciva il sangue o attraverso la quale usciva il sangue?
    -mi guardava fisso chissa cosa si aspettasse oppure chisa cosa si aspettava?
    -non ne vuole proprio sapere di spostarsi di lì oppure a spostarsi da lì?
    -credetti di assomigliarci.o assomigliargli.
    – i miei sentimenti sono frivoli al confronto oppure a confronto con quelli che provo per Silvano.
    – a pochi isolati della nostra posizione oppure dalla nostra posizione.
    – il lampione su cui era legato oppure al quale era legato?
    – usa la stessa espressione autorevole di cui oppure con cui mi ha insegnato a combattere.
    -Tentai di allungare il braccio oppure ad allungare il braccio?
    -se lo avresti fatto a quest’ ora non saresti stata qui oppure non fossi stata qui.
    -dovevo sentirmi contenta per avermene liberata oppure di essermene liberata.
    -la voce di un uomo mi chiamava disperato oppure disperata?
    -dovevo trovare il motivo per cui mi costringeva a prendere le medicine. Oppure perché mi costringeva…
    -l’importante è che tu sappi oppure sappia la verità.
    -per quanto tempo ancora ci saremo oppure ci saremmo puniti?
    -sono partito per Roma per parlare con quello sfacciato di Silvano oppure con quel sfacciato di Silvano?
    – le capacità della quale ero dotata oppure di cui ero dotata.
    – sarebbe potuto morire davvero o avrebbe potuto morire davvero?
    Grazie per l’aiuto un bacio.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andrea, ecco le tue frasi corrette:
      -Mi incitava a fuggire?
      -Il suo era un sorriso del quale fidarsi oppure del quale potersi fidare (corrette entrambe).
      -Un piccolo taglio da cui usciva il sangue.
      -Mi guardava fisso, chissà cosa si aspettava?
      -Non ne vuole proprio sapere di spostarsi da lì.
      -Credetti di assomigliargli.
      –I miei sentimenti sono frivoli a confronto con quelli che provo per Silvano.
      –A pochi isolati della nostra posizione oppure dalla nostra posizione.
      –Il lampione al quale era legato.
      –Usa la stessa espressione autorevole con cui mi ha insegnato a combattere.
      -Tentai di allungare il braccio il braccio.
      -Se lo avessi fatto a quest’ ora non saresti stata qui.
      -Dovevo sentirmi contenta di essermene liberata.
      -La voce di un uomo mi chiamava disperata?
      -Dovevo trovare il motivo per cui mi costringeva a prendere le medicine.
      -L’importante è che tu sappia la verità.
      -Per quanto tempo ancora ci puniremo?
      -Sono partito per Roma per parlare con quello sfacciato di Silvano.
      –Le capacità di cui ero dotata.
      –Sarebbe potuto morire davvero o avrebbe potuto morire davvero (corrette entrambe).
      Un saluto
      Prof. Anna

  7. Mary scrive:

    Vi chiedo un grande aiuto!!!!!!!!!! Plase!!!!

    1)chissà se erano o se fossero proprio quelle l’emozioni che stava provando.
    2)chiunque se l’avrebbe trovata/se la sarebbe trovata davanti si sarebbe soffermato a guardare il grande neo che aveva sulla faccia.
    3) dove una luce riusciva a infilarsi o infilarvici
    4)mi domandavo se l’incubo dal quale ero da poco uscita era una premonizione o fosse una…
    5)Non volevo far sembrare che fossi/ ero in difesa / a difesa di mio marito.
    6)è passata una settimana da quando / dall’ultima volta che ti ho trovata.
    7)come se quel posto mi era/ fosse sempre appartenuto.
    8)ero stato sempre scettica nell’amore o all’amore.
    9)Non avevo nessuna intenzione a muovermi da lì o di lì.
    10)ero convinta che mai l’avrei trovato/avessi trovato.
    11)sarei rimasta delusa qualora al suo posto avrei/avessi trovato solo un contadino.
    12) Non riusciva a liberarsi dell’idea/dall’idea che Mike fosse / era colpevole.
    13)così vedremo se le tue premonizioni si rivelano/ si rivelino fondate.
    14)ricordavo ancora chiaramente il sogno in cui/ dove cui me l’aveva detto.
    15)ero uscita dal guscio nella quale / dove cui mi ero rintanata.
    16)adesso che ci eravamo/avevamo trovati eravamo liberi .
    17)avevo la sensazione che prima o poi il suo tempo sarebbe finito/fosse finito.
    18)perché poi avessi/avrei dovuto cambiare idea.
    19)guarire mia madre dalla dipendenza a l’alcol/ dell’alcol.
    20)temevo che quella parola sarebbe/fosse stata la causa delle mia sofferenza.
    21)hai preso l’inclinazione di un bravo chitarrista (si può dire?).
    22)la mia vita sarebbe davvero finita se ti sarebbe/ fosse capitato qualcosa.
    23)in una morsa alla quale/ nella quale era difficile liberarsene.
    24)ricordavo in un vago tempo della mia vita in cui/ alla quale avevo dimenticato quel brutto momento.

    Saluti da Mary!!!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mary, ecco le tue frasi corrette:
      1)chissà se erano proprio quelle le emozioni che stava provando;
      2)chiunque se la sarebbe trovata davanti si sarebbe soffermato a guardare il grande neo che aveva sulla faccia;
      3) dove una luce riusciva a infilarsi;
      4)mi domandavo se l’incubo dal quale ero da poco uscita era una premonizione o fosse una… (corrette entrambe);
      5)non volevo far sembrare che stessi difendendo mio marito;
      6)è passata una settimana da quando ti ho trovata;
      7)come se quel posto mi fosse sempre appartenuto;
      8)ero stata sempre scettica sull’amore;
      9)non avevo nessuna intenzione di muovermi da lì o di lì (corrette entrambe);
      10)ero convinta che non l’avrei mai trovato;
      11)sarei rimasta delusa qualora al suo posto avessi trovato solo un contadino;
      12) non riusciva a liberarsi dell’idea / dall’idea (corrette entrambe) che Mike fosse colpevole;
      13)così vedremo se le tue premonizioni si rivelano fondate.
      14)ricordavo ancora chiaramente il sogno in cui me l’aveva detto;
      15)ero uscita dal guscio in cui mi ero rintanata;
      16)adesso che ci eravamo trovati eravamo liberi;
      17)avevo la sensazione che prima o poi il suo tempo sarebbe finito;
      18)perché poi avrei dovuto cambiare idea?;
      19)guarire mia madre dalla dipendenza da alcol;
      20)temevo che quella parola sarebbe stata (se è nel futuro)/ fosse stata (se l’azione è nel passato) la causa delle mia sofferenza;
      21)hai la stoffa per diventare un bravo chitarrista;
      22)la mia vita sarebbe davvero finita se ti fosse capitato qualcosa;
      23)in una morsa dalla quale era difficile liberarsi;
      24)ricordavo un vago tempo della mia vita in cui avevo dimenticato quel brutto momento.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • Mary scrive:

        Cara prof Anna rileggendo queste frasi mi è venuto un dubbio:
        Ero convinta che non “l’avrei” mai trovato.
        Ci vuole lo stesso l’apostrofo anche se è riferito a un soggetto maschile?
        Io avrei detto non lo avrei mai trovato
        Riferendomi a una donna invece: non l’avrei mai trovata.
        Spero che mi aiuti a capire.
        Grazie.

        • Zanichelli Avatar

          Cara Mary, l’elisione si può avere sia con il pronome personale atono maschile “lo” sia con il pronome personale atono femminile “la”.
          A presto
          Prof. Anna

          • Mary scrive:

            Cara professoressa Anna l’apostrofo è obbligatoria oppure posso anche usare LO
            Esempio: non lo avrei.
            Grazie per la sua generosità.

          • Zanichelli Avatar

            Cara Mary, in questo caso l’elisione non è obbligatoria.
            Un saluto
            Prof. Anna

  8. Gaetan scrive:

    Cara Prof. Anna,
    le espressioni “vorrei che…” e “preferirei che…” potrebbero essere seguite anche dal congiuntivo presente, tipo: “Vorrei che tu stia un po’ meglio.”? O sarebbe un errore?
    Grazie.
    Gaetan

    • Zanichelli Avatar

      Caro Gaetan, quando nella reggente si ha un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale (vorrei), per indicare un rapporto di contemporaneità o posteriorità si usa l’imperfetto congiuntivo, per indicare anteriorità si usa il congiuntivo trapassato, non è corretto usare il il congiuntivo presente.
      A presto
      Prof. Anna

  9. Luisa scrive:

    Che tipo di congiuntivo abbiamo in questa frase: “Cosa avesse quel giorno, non lo so…”; congiuntivo dubitativo?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Luisa, esatto.

      • Luisa scrive:

        Potremmo scrivere anche “Cosa abbia avuto quel giorno, non lo so” con il congiuntivo passato? c’è qualche differenza con l imperfetto?

        • Zanichelli Avatar

          Cara Luisa, sì è corretto anche il congiuntivo passato, il congiuntivo imperfetta presenta un’azione nel suo aspetto durativo.

  10. Giulio scrive:

    Si può dire “Spero che fosse bello” per esprimere un valore durativo (una condizione fisica, in questo caso) al passato rispetto al presente “spero”, vero? Io penso di sì…

  11. Claudio scrive:

    “Da prima che”, “prima che” reggono il congiuntivo:

    Sera, nella frase “Senza parlare del danno inflitto al Platano Picchiatore che fa parte di queste terre da prima che voi nasceste, ragazzi!”, è corretto, come nel nostro esempio, usare la seconda persona plurale del congiuntivo imperfetto “nasceste”? chiaramente usiamo il congiuntivo imperfetto perché facciamo riferimento ad una cosa (il Platano Picchiatore) che esiste, o che è nato molto tempo prima della nascita dei “ragazzi”.

    Giusto?

  12. Lina scrive:

    Quando nella principale c’è un verbo che esprime volontà o desiderio coniugato al condizionale presente o passato (volere, preferire ecc.) per indicare un rapporto di anteriorità si usa il congiuntivo trapassato:

    1) Non vorrei che avesse fatto una sciocchezza

    Penso sia esatto…

  13. Luca scrive:

    “Non essere convinti che” regge il congiuntivo:

    1)”Non sono convinto che tizio dica il vero” (presente)

    2)”Non eravamo convinti che gestisse tutto per il meglio” (passato)

    …Mi sembra giusto