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Aula di Lingue

La preposizione DI

Prof. Anna
Grammatica,   La lingua italiana,   Le preposizioni

 Buongiorno a tutti lettori e lettrici di Intercultura blog, la preposizione di ha una grande varietà di usi particolari, vediamoli uno per uno.

Buona lettura!

Prof. Anna

La preposizione di nella grammatica tradizionale è indicata come la preposizione che introduce un complemento di specificazione.

1si usa per indicare una caratteristica specifica di una persona o di una cosa.

Questa caratteristica può riguardare:

a l’origine o l’appartenenza:

La mia famiglia è di Napoli. (origine)

Il quaderno è di Silvia. (appartenenza)

 b il materiale di cui è fatta una cosa:

Questo tavolo è di legno.

Il mio maglione è di lana.

c la misura o la quantità:

Abito in un palazzo di dieci piani.

Alex è un ragazzo di tredici anni.

d la qualità:

Genova è una città di mare.

Questo è uno scherzo di cattivo gusto.

e il nome:

La città di Milano.

Il mese di Aprile.

2– La preposizione di può avere anche un valore di moto da luogo:

Esco di casa tra cinque minuti. (ma attenzione: esco dall’ufficio; esco dal negozio; esco dal cinema)

Insieme alla preposizione in:

Per le vacanze girerò l’Italia di città in città.

Luca non ha passato l’esame di storia, va di male in peggio.

3Di può anche specificare un argomento, delimitandolo rispetto agli altri:

Io e i miei amici parliamo spesso di calcio.

oppure può specificare una caratteristica, delimitandola rispetto alle altre:

Natalia è una ragazza piena di talento.

Prova a costruire delle frasi usando alcune delle seguenti espressioni:

borsa di studio; carta d’identità; colpo di stato; dato di fatto; piano di lavoro; punto di vista; gruppo di lavoro; parola d’ordine; titolo di studio; unità di misura.

4– La preposizione di può avere valore partitivo, ovvero indicare una parte del tutto:

La maggior parte di voi parla italiano.

Luca è il più alto di tutti i miei amici.

5– Può avere valore temporale, in particolare con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni:

D’estate mi piace andare al mare.

Lavoro solo di mattina.

Di domenica non si lavora.

6– Può avere un valore causale, ovvero specificare la causa:

Laura piange di gioia. (si può anche dire: piangere dalla gioia)

Carlo è diventato rosso di vergogna. (si può anche dire: rosso dalla vergogna)

7Di si usa spesso dopo sopra, sotto, su, dopo, dietro, senza quando sono seguiti da un pronome personale:

Loro abitano sopra di noi.

Non so niente su di lui.

Anna è arrivata dopo di noi.

Non posso vivere senza di te.

8– La preposizione di si usa anche con alcuni verbi:

avere voglia di qualcosa; decidere di fare qualcosa; discutere di qualcosa; fidarsi di qualcuno; innamorarsi di qualcuno o qualcosa; occuparsi di qualcuno o qualcosa; lamentarsi di qualcuno o qualcosa; ricordarsi/dimenticarsi di qualcuno o qualcosa; ridere di qualcuno; soffrire di qualcosa; rendersi conto di qualcosa; essere in grado di fare qualcosa.

Prova a costruire delle frasi con alcune di queste espressioni.

ATTENZIONE!

Di si può elidere (ma non è obbligatorio) davanti alle parole che iniziano con la i: d’impulso; d’istinto; l’elisione è invece obbligatoria in alcune espressioni: d’amore; d’estate; d’inverno; d’un tratto; d’accordo; pelle d’oca ecc.

 Esercizio:

Scegli la risposta. Quella corretta diventerà verde.

 

  • 1. Scegli la frase senza errori.
    • Questo vestito è con buona qualità.
    • Questo vestito è di buona qualità
    • Questo vestito è da buona qualità
  • 2. Scegli la frase senza errori.
    • In casa non c’è niente di mangiare.
    • In casa non c’è niente per mangiare.
    • In casa non c’è niente da mangiare.
  • 3. Scegli la frase senza errori.
    • I film dell’orrore mi fanno tremare da paura.
    • I film dell’orrore mi fanno tremare di paura.
    • I film dell’orrore mi fanno tremare per paura.
  • 4. Scegli la frase senza errori.
    • D’inverno in montangna è molto freddo.
    • Di inverno in montagna è molto freddo.
    • A inverno in montagna è molto freddo.
  • 5. Scegli la frase senza errori.
    • Ricordati di fidarti sempre in me.
    • Ricordati di fidarti sempre di me.
    • Ricordati per fidarti sempre di me.
  • 6. Scegli la frase senza errori.
    • Luca è bravo di occuparsi di me quando sono malata.
    • Luca è bravo a occuparsi per me quando sono malata
    • Luca è bravo a occuparsi di me quando sono malata.
  • 7. Scegli la frase senza errori.
    • Ho voglia di andare di mangiare al ristorante.
    • Ho voglia di andare a mangiare al ristorante.
    • Ho voglia andare a mangiare al ristorante.
  • 9. Scegli la frase senza errori.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi di pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre a aiutarmi a pulire la casa.
    • Ti dimentichi sempre di aiutarmi a pulire la casa.
  • 10. Scegli la frase senza errori.
    • Usciamo dal cinema alle 10:30.
    • Usciamo di cinema alle 10:30.
    • Usciamo da cinema alle 10:30.

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Commenti [142]

Rispondi a giorgio Annulla risposta

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  1. Buonissimi gli esercizi,
    Grazie mile.
    Alicia

    • Zanichelli Avatar

      Grazie mille a te Alicia, benvenuta sul nostro blog!
      Prof. Anna

  2. A me piace questo sito perche poi imparare tante cose 🙂

  3. Mi piace molto vostre sito, imparano italiano e vostre sito da mi molto assistenso mille grazie

    • Zanichelli Avatar

      Ciao Patrick, benvenuto sul nostro blog!
      A presto
      Prof. Anna

  4. silvia scrive:

    Buongiorno, prof. Anna,
    avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:

    – “ho dimenticato le chiavi nella macchina”
    oppure, “ho dimenticato le chiavi sulla macchina”.

    La ringrazio anticipatamente, per la disponibilità.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, se le chiavi sono dentro la macchina, la frase corretta è: “ho dimenticato le chiavi nella macchina”
      si può anche dire “ho dimenticato le chiavi in macchina”.
      A presto
      Prof. Anna

  5. nic scrive:

    Gentile Professoressa,
    è scoppiata una diatriba su quale preposizione segue “grazie”. Saprebbe spiegarmi il perché soprattutto? Io ritengo che a grazie debba sempre seguire “Di” poiché introduce un complemento di specificazione (grazie dei fior), amici miei sostengono invece che si ringrazia “Per” quindi un complemento di vantaggio (grazie per l’invito?); vi è anche un gruppo minoritario che ritiene l’uso di “Di” e “Per” alternativo. Se Lei riuscisse a derimere questa lunga discussione Le saremmo grati in molti.
    Grazie (della/per la risposta)…
    nic

    • Zanichelli Avatar

      Caro Nic, di solito la preposizione che segue grazie è DI e introduce, come dici tu, un complemento di specificazione, ma è possibile usare anche PER.
      a presto
      Prof. Anna

  6. Jim scrive:

    Cortese Professoressa,

    Mi induca alla giusta espressione cortesemente.
    Quale di queste due frasi, può ritenersi grammaticalmente più corretta?

    “Abito in una città…”

    o

    “Abito una città”

    Sin d’ora la ringrazio, Voglia gradire l’espressione della mia stima.

    Jim

    • Zanichelli Avatar

      Caro Jim, la frase corretta è “abito in una città” perchè la preposizione IN introduce un complemento di stato in luogo, in questo caso: in città.
      Grazie per la tua gentilezza.
      A presto
      Prof. Anna

  7. Simona scrive:

    Buongiorno
    volevo sapere se era corretto scrivere d’orologi.
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Simona, è corretto ma non è obbligatorio, si può anche scrivere “di orologi”.
      A presto
      Prof. Anna

  8. Cara Anna perchè è corretto Luca è bravo di occuparsi di me quando sono malata e non Laca è bravo a ocuparsi di me
    Grazie Silvia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, come dici tu, la frase corretta è: “Luca è bravo a occuparsi di me quando sono malata”.
      A presto
      Prof. Anna

  9. Marta scrive:

    Cara Professoressa Ana:
    Sarò molto gradita se Lei può spiegare il significato di: dato di fatto e parola d’ordine. Mi piacerebbe vedere come usarli in una frase.

    Marta

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marta, con l’espressione “dato di fatto” si intende un elemento (una cosa o un avvenimento) certo, reale, oggettivo, per esempio:
      l’Italia è una penisola, è un dato di fatto;
      è un dato di fatto che la guerra sia violenta;
      non è un’opinione, è un dato di fatto!
      mentre la “parola d’ordine” è una parola o un codice che serve per farsi riconoscere, come la “password”, può significare anche “il concetto centrale”:
      durante le vacanze la parola d’ordine è divertirsi,
      a scuola la parola d’oridine è coinvolgere gli studenti;
      questi sono solo alcuni esempi, spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
      A presto
      Prof. Anna

  10. Tommaso scrive:

    Gentile prof.ssa,
    vorrei sapere come si possono classificare/denominare quei complementi introdotti dalla preposizione “di” così come la esige idiomaticamente il verbo in it., e.g.:

    mi servo di un utensile (è giusto comparare “mi servo di” ad “utilizzo” e, quindi, parlare di una specie di compl. ogg.? non credo);
    mi ricordo di te (in lat. direi: gen. memoriae);
    mi vergogno di te (riconducibile al compl. di causa, se non erro);
    mi fido di te (in lat. class. i casi di reggenza di fido sono dat. e abl., il che mi farebbe pensare a un compl. di causa?);
    parallelamente: confido, credo, spero in te (compl. di…?)

    Non è per mania: solo non riesco a trovare una risposta nella Grammatica del Serianni; e vorrei riferire una notizia scientificamente attendibile ai miei alunni.

    Cordiali saluti,
    Tommaso Migliorini

    • Zanichelli Avatar

      Caro Tommaso, prendiamo in esame le frasi che mi proponi:
      – mi servo di un utensile: DI introduce un complemento di mezzo;
      – mi ricordo di te: DI introduce un complemento di argomento;
      – mi vergogno di te: come suggerisci tu in questo caso DI introduce un complemento di causa;
      – fidarsi di, credere in, sperare in: in questo caso DI introduce un complemento di stima o limitazione.
      Spero di esserti stata d’aiuto, a volte non è facile individuare un complemento, soprattutto quanto è introdotto da una preposizione così “multifunzionale” come DI.
      A presto
      Prof. Anna

  11. complimenti per il vostro blog

  12. Sara scrive:

    gentile professoressa, a me interesserebbe sapere tutti i complementi che introducono le preposizioni DI A DA.. grazie mille! arrivederci

    • Zanichelli Avatar

      Cara Sara, queste preposizioni introducono un gran numero di complementi:
      complementi introdotti da DI:
      -specificazione; partitivo; denominazione; paragone; moto da luogo; origine; argomento; materia; mezzo; modo; fine; causa; abbondanza; privazione; qualità; tempo; età; colpa; stima; limitazione; quantità;
      complementi introdotti da A:
      – moto a luogo; stato in luogo; termine; tempo; età; modo; mezzo; causa; vantaggio; limitazione; qualità; prezzo; pena; predicativo; distributivo; distanza;
      complementi introdotti da DA:
      – moto da luogo; moto a luogo; stato in luogo; moto per luogo; agente e causa efficiente; causa; separazione; origine; distanza; mezzo, fine; qualità; limitazione; stima; prezzo; modo; predicativo.
      Un saluto
      Prof. Anna

  13. Andrea scrive:

    Cortesemente potrebbe indicarmi la forma corretta della seguente frase:

    gli animali sono ricoperti di peli

    gli animali sono ricoperti da peli

    Potrebbe spiegarmi il motivo?

    Grazie,

    Andrea

    • Zanichelli Avatar

      Caro Andrea, sono corrette entrambe le frasi.
      A presto
      Prof. Anna

  14. Buongiorno a tutti voi! Trovo questo sito molto utile ed interessante per fugare i dubbi che spesso ci…assalgono quando scriviamo,parliamo, correggiamo sono una prof. di lingue…)!
    Vorrei sapere se il verbo “lamentarsi” può reggere la congiunzione “che”;ex: “Ci si lamenta che i prodotti biologici siano più cari di quelli tradizionali…” (io avrei detto: “Ci si lamenta del fatto che…” perché ho sempre utilizzato il suddetto verbo nella forma “lamentarsi di…”
    Grazie!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Marialuisa, se quello di cui ci si lamenta è espresso con una frase allora può reggere il “che”, infatti la frase che mi proponi è corretta, oppure ci si lamenta di qualcosa o per qualcosa.
      Un saluto
      Prof. Anna

  15. Antonello scrive:

    Gent.ma Prof
    Potrebbe dirmi se è corretto dire: escursione dell’isola
    Grazie,
    Antonello

    • Zanichelli Avatar

      Caro Antonello, “escursione dell’isola” è corretto.
      Un saluto
      Prof. Anna

  16. yisha scrive:

    il sesto ho fatto un errore,e’ “essere bravo/a a fare qualcosa”,non e’ “essere bravo/a di fare qualcosa”,devo memorizzarlo e non faro’ lo stesso errore nella prossima volta.grazie degli esercizi e delle spiegaizoni..

  17. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    Ho fatta tre volte questo esercizio, perchè ho scelto tre opzioni falso e dopo avere fatto un verificazione bene della sua spiegazione, ho fatto tutti corettamente. Nonnostante devo ancora esercitarmi intensamente, per mantenerne bene nella memoria mia. Vorrei sapere, opure ho usato il verbo “mantenerne” vero in questo commento. Con cordialei salutti dal Ollanda, Anita.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, riformulo il tuo commento in maniera più corretta: “ho fatto tre volte questo esercizio, perché la prima volta ho scelto tre opzioni scorrette ma, dopo aver verificato bene la sua spiegazione, li ho fatti tutti correttamente. Nonostante questo devo ancora esercitarmi intensamente, in modo da ricordarmi bene tutte le regole”.
      A presto
      Prof. Anna

  18. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    A proposita, ho dimenticato di chiedere, o laproposizione acnche si possa usare se si muovere dentro la stessa casa dal piano sotto al piano sopra, di dire:” Vado di sora e se qualcuno chiedemi:” dove sei, risposto con:” sono di sopra, ma vengo presto di sotto”. Questo qualcuno ha detto in un tv-serie, ma cosi in fretto, che ne vuoglio garantirmi, oppure userlo vero. Anche ho fatto anche il test di entrata di italiana e ho fatto 3 errori delle 30 domande e sono curiosa sul questo livello mi trovo. Con cordiali salutti dal Ollanda,
    Anita.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Anita, è corretto dire “sono di sopra” e “sono di sotto”.
      A presto
      Prof. Anna

  19. Anita scrive:

    Cara prof.ssa Anna,
    Ho scritto nostro dialogo negli notizie miei, perchè, questo è anche imparando e leggendo il suo rispondo, impraro veramente e questo aiutami più lontano sulla buonna strada per espimermi in italiano. Mi piaca veramente. Infatta cerco la traduzione dal’ inglese di:” I appriciate it very much”. Questo volevo dirLei. Mi mancano le parole in italiano. Fortunamente Lei capisca anche l’inglese.
    Salutti cordiali dal Ollanda,
    Anita.

  20. Caterina scrive:

    Gentile Professoressa:

    Vorrei sapere quale sarebbe la preposizione corretta nella frase:
    “Sono andata a camminare in/nella/sulla/per la piazza”
    Grazie

    Caterina

    • Zanichelli Avatar

      Cara Caterina, la frase corretta è: sono andata a camminare in piazza.
      Un saluto
      Prof. Anna

  21. Laura scrive:

    Gentile Professoressa, vorrei sapere se è corretta la frase: “Perchè di Sì” come risposta a domande del tipo “Perchè l’hai fatto?”.
    Mio marito dice che è corretta solo la forma “Perchè sì” o Perchè no”. In realtà credo abbia ragione , se non altro perchè non so dargli una spiegazione, credo però di aver sempre erronamente usato la prima e mi chiedo dove l’avrò imarata!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Laura, questa espressione non è del tutto corretta, è meglio evitarla e usare “perché sì”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  22. lorenzo scrive:

    Gentile Professoressa, vorrei sapere, nella frase “contiamo su di te”, che complemento è ” su di te”?
    Io pensavo ad un complemento di stima.
    Verbi come contare, confidare, avere fiducia su o in qualcuno fanno riferimento allo stesso complemento?

    Grazie.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Lorenzo, nella frase “contiamo su di te” “su di te” è un complemento di stato in luogo figurato, così come “in te” nella frase “ho fiducia in te”.
      A presto
      Prof. Anna

  23. danilo scrive:

    salve prof, ho alcuni dubbi sull’uso della preposizione di. ad esempio, nelle due frasi che seguono si usa oppure no?(in qualche modo i miei dubbi nascono dalla regola del “di” seguito da verbi all’infinito, quando risponde alla domanda “Chi” o “che cosa”.

    “mi toccherà calciare” – ” mi toccherà di calciare il rigore”

    “mi toccherà (di) lavorare” – “mi toccherà (di)lavorare fino a 70 anni.

    restando in attesa porgo Cordiali Saluti

    • Zanichelli Avatar

      Caro Danilo, non tutti i verbi reggono “di” prima dell’infinito; in questo caso “toccare” non vuole la preposizione, quindi: “mi toccherà calciare” e “mi toccherà lavorare”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  24. Questo sito é molto interessante perche poi imparare molte cose. Grazie !!!
    Alicia

    • Zanichelli Avatar

      Cara Alicia, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  25. Loredana scrive:

    Gentilissimi, ho una domanda. Perché quando indico una quantitá specifica dico ” Un chilo DI peperoni” peperoni é al plurale e se dico ” Un chilo DI formaggio” formaggio é al singolare????

    • Zanichelli Avatar

      Cara Loredana, in questo caso quando parliamo di peperoni intendiamo una quantità che si può numerare (un peperone, due peperoni, ecc.), e quindi è plurale; mentre “il formaggio” qui è inteso come prodotto generico e non numerabile (un formaggio, due formaggi) e quindi rimane singolare, si comportano così per esempio i liquidi (acqua; vino; latte; caffè; ecc.), ma anche pasta; riso; farina; sale; zucchero; ecc. Spero di aver chiarito il tuo dubbio.
      Un saluto
      Prof. Anna

  26. Loredana scrive:

    Finalmente una spiegazione che non ho trovato in nessun libro o sito. La ringrazio molto!
    Sicuramente continueró a seguirla.
    Saluti
    Loredana

  27. nikole scrive:

    mi piace questo…

  28. barbara scrive:

    Buongiorno
    ho un dubbio sull’uso della preposizione di
    Ad esempio
    il fiume più lungo di Spagna è…
    ma il fiume più lungo di Svizzera non si dice (si usa della Svizzera)
    perché? Quando si può usare di e quando de, della, dello…davanti il nome di uno stato?
    Grazie 1000
    barbara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Barbara, come regola generale è sempre meglio usare la preposizione articolata: il fiume più lungo della Spagna; il fiume più lungo della Svizzera.
      Un saluto
      Prof. Anna

  29. sara scrive:

    Gent.ma prof. Anna ho un dubbio quando si parla di due persone si dice entrambe o entrambi?è vero che l’uso di “piuttosto che” è discusso dai linguistici?Grazie!

  30. Irina scrive:

    buongiorno,

    perchè nella frase “il mercato del vino”(oppure “il film dell’orrore”) si usa la preposizione articolata invece nelle frasi “un campione di vino”, “un bicchiere di vino”, “il carico di vino” si usa la preposizione DI senza articolo? Mi sembra che in entrambi i casi si indichi una caratteristica specifica, non riesco a capire la differenza.

    grazie mille
    Irina

    • Zanichelli Avatar

      Cara Irina, nell’espressione “il mercato del vino” usiamo la preposizione articolata perché ci si riferisce al vino in quanto prodotto specifico che caratterizza in questo caso “il mercato”, mentre nell’espressione “un bicchiere di vino” il “bicchiere” non viene caratterizzato dal vino, ma se ne indica solo una quantità, appunto un bicchiere di vino. Spero di aver chiarito i tuo dubbio, la scelta tra preposizione semplice e articolata non è semplice, perché non ci sono regole precise ma è necessaria una certa sensibilità nel comprendere la differenza di significato.
      A presto
      Prof. Anna

  31. Gemma scrive:

    Buongiorno !
    Ho trovato scritto su di una Dispenza :
    “… il messaggio contenuto DELLA comunicazione
    a partire DI un’approfondita conoscenza del…. ”
    ” …. cultura di appartenenza in modo DI avere una distanza critica per cui …”
    ” ..avere effettuato una riflessione in modo DI potere avere ..”

    A me, queste preposizioni, sono risultate sbagliate … è vero ???
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Gemma, infatti non sono corrette, al posto di “della” ci vorrebbe “nella” e al posto di “di” ci vorrebbe “da”.
      A presto
      Prof. Anna

  32. Luis scrive:

    Gentile professora, mi può spiegare quando è corretto usare “dal” e “del” “dalle” e “delle”?
    Grazie!

  33. Tante grazie! Ho imparato molto!

  34. Giovanni scrive:

    Gentile Prof. Anna,

    mi chiedo se sia corretto scrivere <> oppure <>. Ovvero, con o senza la preposizione “di”, e se – nel caso fosse corretta la prima ipotesi – devo mettere NO tra virgolette e in maiuscolo.

    Come al solito, la ringrazio anticipatamente per l’informazione.
    Giovanni

  35. Giovanni scrive:

    Gentile Prof. Anna,

    mi chiedo se sia corretto scrivere “Ho detto “No” alla violenza” oppure “Ho detto di no alla violenza”. Ovvero, con o senza la preposizione “di”, e se – nel caso fosse corretta la prima ipotesi – devo mettere NO tra virgolette e in maiuscolo.

    Come al solito,la ringrazio anticipatamente per l’informazione.
    Giovanni

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giovanni, non userei le virgolette, è più incisiva la forma senza la preposizione -di-.
      Un saluto
      Prof. Anna

  36. isabel scrive:

    Grazie mille, ho una figlia che fa la terza elementare, io sono straniera e questi esercizi sono molto utili per entrambi.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Isabel, benvenuta su Intercultura blog!
      A presto
      Prof. Anna

  37. Daniele scrive:

    Prof. Anna buongiorno! ho un problema importante:
    ho stampato delle partecipazioni di matrimonio con la formula
    “…sono lieti annunciare il loro matrimonio…”
    omettendo per errore la preposizione “di”……
    la mia domanda e’ questa: la frase e’ ancora corretta o devo ristampare tutto? la ringrazio tantissimo e spero per una sua risposta.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Daniele, purtoppo la frase non sarebbe corretta, dopo “siamo lieti” ci vuole la preposizione “di”.
      A presto
      Prof. Anna

  38. Alfa scrive:

    Prof.ssa Anna, come mai si dice un bicchiere DI acqua? Non sarebbe
    la misura o la quantità, e poi, non è neanche il materiale di cui è fatto il bicchiere. Quale «di» sarebbe allora? Non c’è mica un termine grammaticale per l’uso di questo DI? La ringrazio in anticipo.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Alfa, si tratta di un complemento di specificazione introdotto dalla preposizione -di-.
      Un saluto
      Prof. Anna

  39. Federica scrive:

    Gent.ma Prof. Anna ho un dubbio da esporle: è corretto dire …ha conseguito un livello globale di conoscenze e competenze ottimo o …ha conseguito un livello di conoscenze e competenze ottime?

    • Zanichelli Avatar

      Cara Federica, è più corretta la seconda frase.
      A presto
      Prof. Anna

  40. Ana scrive:

    Buongiorno!
    Il complemento di origine/provenienza usa sia “di” che “da” ma non capisco la defferenza.
    Perché si dice “di dove sei?” e non “da dove sei?”
    In spagnolo in entrambi i casi troviamo “de”

    • Zanichelli Avatar

      Cara Ana, sia la preposizioni -da- sia la preposizione -di- richiamano un’idea di origine, ma non sono intercambiabili, questo significa che alcune espressioni vogliono “di” (di dove sei?) e altre -da- (vengo da Milano), non c’è una regola grammaticale che spieghi il perché, quindi è necessario imparare volta per volta quali espressioni vogliono -da- e quali invece vogliono -di-.
      A presto
      Prof. Anna

  41. Carlo scrive:

    Buongiorno,
    perche’ davanti a certe parole (nomi propri di isole) come ISchia, Cuba, Capri, Lampedusa, non si usa l’articolo determinativo: La Sicilia e’ piu’ grande di Ischia, di Cuba, ma la SIcilia e’ piu’ grande della Maddalena, della Sardegna…
    io penso sia dovuto ad una moticazione culturale, quando pensiamo a Capri, la pensiamo come entita’ totale, e non alle citta’ o ai paesi che ci sono….anche per Cuba, data la situazione politica del passato ..si pensava di andare a Cuba, era gia’ una notizia, l’Havana era considerato un dettaglio….ha senso o esiste un’altra spiegazioen piu’ logica e meno culturale? grazie mille Carlo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Carlo, io credo sia una questione di grandezza dell’isola nella maggior parte dei casi, ma la tua spiegazione è molto interessante, grazie per il tuo contributo.
      A presto
      Prof. Anna

  42. chiara scrive:

    Gentile Prof.ssa, è grammaticalmente corretto dire l’isola di Sicilia?
    So che non posso dire isola della Malta o della Creta. Tuttavia si può dire isola della Sicilia.

    La ringrazio molto.
    Chiara

    • Zanichelli Avatar

      Cara Chiara, è corretto dire “l’isola di Sicilia”, “l’isola di Malta” e “l’isola di Creta”, con la preposizione semplice e non articolata.
      A presto
      Prof. Anna

  43. Antonio scrive:

    Buongiorno, prof. Anna,
    avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:

    si scrive
    oppure

  44. Antonio scrive:

    Buongiorno, prof. Anna,
    avrei bisogno di una chiarimento, quale di queste due frasi è corretta:

    Lavori di restauro del Palazzo Landolina Sant’Alfano “in” Noto>
    Lavori di restauro del Palazzo Landolina Sant’Alfano “di” Noto>

    • Zanichelli Avatar

      Caro Antonio, direi “di Noto” o “a Noto”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  45. José scrive:

    Gentile prof. Anna,
    Ho un dubbio con la preposizione che devo utilizzare nella seguente frase:
    “…non scappa DI questa regola”
    “…non scappa DA questa regola”
    “…non scappa A questa regola”
    Potrebbe dirmi quale delle frasi anteriori è la corretta?
    La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
    Cordiali saluti

    • José scrive:

      Gentile prof. Anna,
      Scusi, ma sto facendo una lunga redazione e ho molti dubbi.
      Qual è la preposizione che devo utilizzare nella seguente frase?
      “…in quei tempi…”
      “…a quei tempi…”
      Mille grazie.
      Cordiali saluti

      • Zanichelli Avatar

        Caro José, solitamente si dice “a quei tempi”.
        A presto
        Prof. Anna

    • Zanichelli Avatar

      Caro José, si dice “scappare da qualcosa o da qualcuno”.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • José scrive:

        Grazie tantissimo, il Suo aiuto è per me molto utile.

  46. Ciao Professoressa Anna,
    la spiegazione mi piace molto.
    E molto sistematico.
    Saluti,
    Erhard

    • Zanichelli Avatar

      Caro Erhard, benvenuto su Intercultura blog, se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  47. rodrigo scrive:

    Ciao. Prof. Anna.

    Per favore, perchè si dice “Il bambino beve del latte” invece di “Il bambino beve Il latte” ?

    Grazie mille.
    Rodrigo

    • Zanichelli Avatar

      Caro Rodrigo, in questo caso “del” è un articolo partitivo. Le forme articolate della preposizione di (del, dello, della, dei, degli, delle) sono usate anche con valore di articolo partitivo, per indicare una parte, una quantità indeterminata di qualcosa. Al singolare l’articolo partitivo significa -un po’-, si usa con i nomi che indicano non un signolo oggetto ma una quantità imprecisata di qualcosa (sale, acqua, latte ecc.). “Il bambino beve del latte” = “il bambino beve un po’di latte”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  48. Buon giorno,

    Secondo lei, in quale caso ricade l’utilizzo della preposizione “di” nella frase

    E ora doveva mantenere la sua, di promessa, portarlo nel continente.

    Qual è la differenza con

    E ora doveva mantenere la sua promessa (di portarlo nel continente).

    Grazie mille,

    • Zanichelli Avatar

      Caro Alek, in questo caso introduce un complemento di specificazione. Le due frasi dal punto di vista del significato sono uguali, la diversa costruzione nella seconda frase però serve a mettere in evidenza il pronome possessivo “la sua”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  49. io vengo di malta o da malta?

    • Zanichelli Avatar

      Caro Maurice, è corretto dire “vengo da Malta”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  50. Doxos scrive:

    Cara professoressa Anna,
    nella seguenti frasi è corretto l’uso della preposizione “di” o l’uso della preposizione articolata “del” e perché?
    Qual è la sfumatura di significato nel caso fosse invece possibile utilizzare entrambe le preposizioni?

    1) vi comunico il numero di/dei visitatori del museo nazionale.

    2) E’ aumentato il numero di/dei furti nelle case.

    • Zanichelli Avatar

      Caro Doxos, sono corrette entrambe le possibilità, l’uso della preposizione semplice rende il linguaggio più asciutto e telegrafico.
      Un saluto
      Prof. Anna

  51. Rosine scrive:

    Buongiorno mi piace questo sito perché voglio imparare la lingua italiana

    • Zanichelli Avatar

      Cara Rosine, benvenuta su Intercultura blog! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      A presto
      Prof. Anna

  52. Professoressa Ana : ho un dubbio . Come si dice : pizza italiana o pizza d`Italia o pizza dell`Italia .
    c`è maglietta dell`Italia , bandiera dell`Italia . Posso dire la pizza dell`Italia . Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Cara Silvia, meglio dire “pizza italiana”.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • silvia scrive:

        É vero …più facile Grazie mille Silvia

  53. Gabriela scrive:

    Buonissimi esercizi,
    Grazie mile.

  54. giorgio scrive:

    buongiorno!vorrei sapere se le frasi sono giuste grazie!
    1)grazie che sei qua
    2)vorrei sapere di aver capito bene o vorrei sapere che ho capito bene
    3)sono felice di essere qua o sono felice che sono qua
    4)credo che devo andarmene o credo di andarmene
    5)penso che devo fare molte cose (e giusto l indicativo???) grazie mille!!!!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, alcune correzioni: 1- grazie di essere qui; 2- vorrei sapere se ho capito bene; 4- credo di dovermene andare; 4- penso di dover fare molte cose (l’indicativo è corretto solo se “pensare” ha il significato di “essere convinto”, quando c’è identità di soggetto è preferibile usare la costruzione impicita).
      Un saluto
      Prof. Anna

  55. Buon giorno.
    Qual’è corretta:
    Antonello sei di esempio o
    Antonello sei da esempio.
    Grazie, prof Anna.
    Lele

    • Zanichelli Avatar

      Caro Emanuele, è corretto dire “sei di esempio”. Attenzione, si scrive “qual è”.
      A presto
      Prof. Anna

  56. Paolo scrive:

    Nella frase: siamo lieti annunciare il nostro matrimonio.
    È possibile scriverlo omettendo la preposizione di? O è un errore?
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Paolo, omettere la preposizione “di” sarebbe un errore.
      A presto
      Prof.Anna

  57. giorgio scrive:

    Mi lamentava che il suo ginocchio gli fa male!e giusta la frase

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, la frase non è corretta, è necessario dire: “si lamentava che il suo ginocchio gli faceva male”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  58. Prof.ssa Anna
    La ringrazio per la sua spiegazione che mi sembra molto interessante.
    Soltanto che non capisco l’esercizio che mi hanno dato in un corso online:
    Perché si dice “vi cucino qualcosa DI totalmente diferente”? Io avrei levato quela di, ma mi hanno detto che è sbagliato levarla ma nessuno mi può spiegare il perché, e non ho trovato questo caso nella spiegazione precedente,. Grazie e aspetto sua risposta.
    Mariana

    • Zanichelli Avatar

      Cara Mariana, quando il pronome indefinito “qualcosa” deve essere più determinato è seguito da un complemento partitivo introdotto dalla preposizione “di” (qualcosa di bello, qualcosa di buono, qualcosa di meglio).
      A presto
      Prof. Anna

  59. giorgio scrive:

    Invece di studiare lui bighellonava per le vetrine.possiamo dirlo così;grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, meglio dire “bighellonava tra le vetrine”.
      Un saluto
      Prof. Anna

  60. giorgio scrive:

    È mio obbligo di coscienza ad aiutare i miei genitori per la cattivissima situazione economica che vivono nell’ ultimo periodo della loro vita.e giusto il periodo;grazie..

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, è meglio dire: “è un mio dovere morale aiutare i miei genitori che nell’ultimo periodo della loro vita si trovano in una pessima situazione economica”.
      Un saluto
      Prof. Anna

      • giorgio scrive:

        Obbligo di coscienza (no possiamo usare questa frase;)in quale caso possiamo usarla.ho trovato questa frase nel vocabolario.grazie

        • Zanichelli Avatar

          Caro Giorgio, anche l’espressione “obbligo di coscienza” sarebbe stata corretta, ma è più comune “dovere morale”.
          Un saluto
          Prof. Anna

          • giorgio scrive:

            Grazie mille

  61. giorgio scrive:

    La frase ha mania Delle macchine è giusta;grazie mille

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, la frase è corretta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  62. giorgio scrive:

    La frase muoio di fredo è giusta;grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giorgio, la frase “muoio di freddo” è giusta.
      Un saluto
      Prof. Anna

  63. Mario scrive:

    Interessante

  64. Doxos scrive:

    Cara Professoressa Anna,

    nelle seguenti frasi è corretto l’uso della preposizione “di” o “da”, o sono entrambi corrette:

    Carlo ha accettato l’incarico di/da Direttore;
    Carlo ha firmato il contratto di/da Direttore.

    Grazie mille!

    • Zanichelli Avatar

      Caro Doxos, entrambe le possibilità sono corrette.
      A presto

  65. nadia scrive:

    vorrei sapere se è giusto dire : grazie mamma di aver sposato papà

  66. Steffy scrive:

    Gentile Prof.ssa Anna,

    si dice “decorare le strade di luci colorate”? O con decorare nel senso di addobbare si usa solo la preposizione “con”?

    Grazie mille!

    • Zanichelli Avatar

      Cara Steffy, in questo caso sono corrette entrambe le preposizioni (con, di).
      A presto

  67. Fernando scrive:

    “Credo che vediate anche voi quanto fa/faccia ribrezzo quella cosa”.

    In questa frase vorrei concentrarmi sul “quanto”, che introduce un’indiretta. Come sappiamo, in linea generale, la scelta tra l’indicativo e il congiuntivo nelle indirette è piuttosto libera; tuttavia, nel nostro caso, è corretto l’indicativo “fa”, in quanto l’indiretta stessa è introdotta (oltre che dal “quanto”) dal verbo “vediate” (vedere), comunque in forma affermativa, della reggente. D’altronde l’analisi è la seguente: “Credo”, principale; “che vediate anche voi”, subordinata oggettiva di primo grado; “quanto fa ribrezzo quella cosa”, subordinata indiretta di secondo grado, retta dalla reggente (quindi di primo grado) “che vediate (ecco il verbo “vedere” in forma affermativa) anche voi”.Quindi la frase corretta vedrà l’indicativo “fa”: “Credo che vediate anche voi quanto fa ribrezzo quella cosa”.

    Penso sia corretto.

  68. Prima volta che sono nel sito, ho imparato molto e mi piace tanto gli esercizi

    • Zanichelli Avatar

      Cara Suor Esther, benvenuta! Se hai dubbi o domande, non esitare a scrivermi.
      Un saluto e a presto

  69. Buonasera,

    La preposizione “di” può essere usata per esprimere la provenienza in senso di origine o appartenenza, anche se si tratta di una nazione?
    è corretto dire: Questa macchina è di Germania. Oppure dobbiamo usare la preposizione articolata della/dalla:

    Questa macchina è dalla/ della Germania.

    Aspettando la sua gentile risposta, le porgo i miei distinti saluti;
    Grazie mille.

    • Zanichelli Avatar

      Cara Maria, il verbo “essere” seguito dalla preposizione “di” non esprime provenienza quando si tratta di una nazione, ma nemmeno il verbo “essere” con la preposizione “da”; è necessario usare un altro verbo seguito dalla preposizione “da”: “questa macchina viene dalla Germania” o dalla preposizione “di”: “questa macchina è originaria della Germania”; mentre è possibile se parliamo di una città: “è di Napoli”, “è di Roma”.
      Un saluto

  70. Angelo scrive:

    Salve,
    gradirei la descrizione della preposizione “di” usata come negli esempi seguenti:
    quel poveretto di suo padre; quel pazzo di tuo marito; quell’animale di tuo fratello, ecc.
    Grazie per l’analisi grammaticale e logica, e per l’inquadramento sintattico.

    • Angelo scrive:

      e aggiungerei anche:
      nulla di nuovo in vista;
      è un poco di buono;
      è fuori di senno.

      • Angelo scrive:

        … e:
        non sa di niente;
        sa di menta;
        odora di rosa;
        dare di stomaco
        ecc.

      • Zanichelli Avatar

        Caro Angelo, in “nulla di nuovo” “di” introduce un complemento partitivo, mentre “poco di buono” è una locuzione sostantivale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di sostantivo) in cui “di buono” esprime una qualità, “fuori di senno” è una locuzione aggettivale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di aggettivo) in cui la preposizione “di” esprime un moto da luogo; “di menta” e “di rosa” sono due complementi di modo, mentre “dare dare di stomaco” è una locuzione verbale (espressione composta da due o più parole che hanno nel loro insieme la funzione di verbo) in cui “di stomaco” esprime il modo in cui si compie l’azione.
        A presto

    • Zanichelli Avatar

      Caro Angelo, nelle espressioni che mi proponi la preposizione “di” introduce un complemento di specificazione, questo complemento ha la funzione di determinare e precisare, un aggettivo o un sostantivo.
      Un saluto

  71. Giuseppe scrive:

    Buongiorno,
    spesso sentiamo i giornalisti sportivi individuare alcuni eventi come “di Germania” o “di Spagna”, ad esempio “Bagnaia ha vinto il gran premio di Spagna”, è corretto o sarebbe invece corretto individuarli come “Gran Premio della Spagna” ad esempio.
    Grazie

    • Zanichelli Avatar

      Caro Giuseppe, è corretto in questo caso usare la preposizione semplice (di Spagna), se però il nome è seguito da un aggettivo o da una specificazione si dovrà usare la preposizione articolata (della Spagna nord-orientale).
      A presto